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In tante occasioni liete o spiacevoli, vissute dal Centro Sociale Anziani di San Cesareo, siamo sempre partiti dalla palese realtà che il Centro non è un club privato. E’ ben altro. Considerato, inoltre, il fatto che gli aventi diritto a farne parte sono persone che hanno varcato la soglia dei 55 anni e che provengono di qualsiasi classe sociale, da qualsiasi attività culturale, artistica, sportiva, commerciale, industriale, artigianale, agricola e così via, il Centro Anziani risulta essere un luogo in cui ci sono esperti in ogni campo.

E’ un ben organizzato istituto multidisciplinare. Una fonte ricchissima di risorse umane, che non va esclusa dalla vita sociale di una civile comunità, né tantomeno emarginata. Un cartello, invece, all’ingresso ammonisce eventuali visitatori: “E’ severamente vietato l’ingresso ai non tesserati”. Manco fosse una zona militare o un’area segretata e pericolosa ai non addetti ai lavori.

Da quando esiste il Centro, che per un certo tempo era diviso in due, poi riunificato, Presidenti intelligenti e capaci non hanno pensato solo a far stare bene i Soci, ma si sono inseriti nel contesto sociale della comunità.

A San Cesareo mancano locali per ospitare incontri, manifestazioni e altro, è allora che il Centro Anziani apre le porte. Occorre dare una mano a Comitati e Associazioni varie per tante iniziative e il Centro Anziani mette a disposizione personale, strutture e mezzi per per essere utile.

Un esempio per tutti è stata la sua presenza nella Magnalonga e non solo, ma anche in altri eventi di grande rilievo collettivo. Questa vocazione il Centro ce l’ha sempre, perche è disponibile ad accogliere, a promuovere, a collaborare con chiunque ne ritiene utili i servizi. . E che servizi, poi! Roba di prima qualità. Materie da studio di alto livello.

Un’altra significativa dimostrazione del Centro Sociale Anziani deriva dalla qualità della cucina. Non è raro che chef specializzati e competenti si mettono ai fornelli e fanno gustare piatti eccezionali. Vedi, per esempio, quelli preparati in questi ultimi tempi da Fabio di Carchitti e da Mario De Rossi. Il primo con la sua professionalità nel preparare il pesce, il secondo con la puntualità tradizionale di servire pizza di polenta con verdure e salsicce, che si richiama alla cucina del paese di origine, Capranica Prenestina.

Una scuola più interessante e fantasiosa di così non è facile trovarla. A San Cesareo c’è. Perfetta la simbiosi tra teoria e pratica. Ci si esce con un titolo particolare: esperto in storia, tradizioni e vita. Non è un titolo cartaceo da incorniciare e da esporre sulle pareti di casa. Serve, però, come guida, come punto di riferimento, come certezze nel caos totale dei nostri tempi.

 

Pino Pompilio

 

 

 

 

 

 

 

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