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Sono 52 i campionati consecutivi disputati dal Palestrina basket, che dopo aver promosso un icona del basket nazionale come Gianluca Lulli come coach, ora penserà ad allestire il rooster della prossima stagione.

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Palestrina riparte apprestandosi a vivere la 52a stagione della sua storia cestistica, era il lontano 1962 quando i colori arancio verde calcarono il primo campo di pallacanestro. Eppure di battaglie né abbiamo viste, le mie prime partire sono state quelle di Roseto quando fui portato da alcuni amici allo spareggio che valeva la Serie A2, ma poi anni indimenticabili con coach Tomassi in panchina ed una squadra guidata da giovani prenestini come Galdi, Gigi Lulli, kadir, Maiolo, Maurizio Macchi, Di Paola, Moretti, Manieri, Lallo Busca e tanti altri ragazzi che hanno fatto amare la pallacanestro a tutta la città di Palestrina, che oggi può vantarsi di disputare il 52 campionato consecutivo in serie B. Oltre a tanti prenestini non possiamo dimenticare i due campionati di B d’Eccellenza con mostri del basket italiano come Donato Avenia, Alejandro Muro, Alessandro Angeli, tutti personaggi che hanno dato tanto al nostro basket. Memorabile la serata al palazzetto di Viale Tiziano quando il Palestrina ospitò la grande Scavolini Pesaro capitanata da un certo Carlton Mayers il giocatore italiano più forte di tutti i tempi. Oltre alla storia il Basket Palestrina ha sempre saputo contare su un settore giovanile invidiato da tutta Italia e si è sempre differenziato dalle altre realtà cestistiche come Stella Azzurra, Luiss o Euro Baket, perché non è stata mai succursale di squadre di Serie A, per questo le vittorie arrivate a livello giovanile (scudetto a Scauri nel 2005 nella categoria Under 21) sono frutto di tanto lavoro da parte di persone che vivono soltanto di questo sport e che passano la maggior parte della loro vita su un campo di pallacanestro.

Ora però sta per iniziare una nuova stagione ed il Palestrina Basket si è già distinto per aver scelto Gianluca Lulli come coach della prima squadra, ma già sta lavorando per allestire una rosa che possa regalare altre soddisfazioni ai tifosi arancio verde, che andranno a riempire prima la vecchia palestra della Verrio Flacco e da qualche anno il Pala Iaia, come succede ormai dal quel lontano 1962.

 

Simone Gordiani

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