A LATINA INAUGURATA LA MOSTRA SINUOSITÀ DELL’ALLUMINIO
Una festa dell’arte all’insegna della multiculturalità
Grande affluenza di pubblico allo Spazio COMEL nel pomeriggio di sabato scorso all’inaugurazione della mostra Sinuosità dell’Alluminio, la parte conclusiva della VI edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea.
Una festa dell’arte all’insegna della multiculturalità, infatti ben 11 dei 13 finalisti erano presenti al vernissage: Emilio Alberti direttamente da Como, Daniela Bellofiore siciliana trapiantata a Roma, Cosimo Figliuolo dalla provincia di Matera, Lorenzo Galligani da Firenze, George King giunto a Latina da Londra, Darko Kuzmanovich direttamente da Belgrado, Elisabetta Onorati da Cagliari, Franco Politano da Catania e Silvia Sbardella da Frosinone.
Lo Spazio COMEL per un pomeriggio è diventato crocevia di linguaggi artistici e di culture diverse, che si sono unite in un armonico intento: la condivisione di emozioni e saperi. Un incontro arricchito dall’ottima musica del violino di Lucia Dorelli e del violoncello di Fabrizio Dell’Anna, che ha fatto da cornice agli interventi del critico d’arte e presidente della giuria del Premio COMEL Giorgio Agnisola, e dello storico dell’arte e docente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma Marco Nocca.
Dopo i saluti di rito di Maria Gabriella Mazzola, imprenditrice di Latina e promotrice del Premio COMEL, il presidente Agnisola ha introdotto il Premio sottolineando come la cultura sia uno strumento ideale per abbattere confini di ogni tipo, geografici, politici, sociali, e come anche una piccola città come Latina possa essere luogo di preziosi e piacevoli incontri e scambi, il tutto grazie a un premio dedicato all’alluminio, che nel corso di sei edizioni è cresciuto costantemente.
Dopo una timida partenza con una prima edizione locale nel 2012, il Premio COMEL già dal secondo anno è diventato un premio internazionale rivolgendosi agli artisti europei, fino a questa edizione 2017 durante la quale c’è stato un ulteriore allargamento a tutti i paesi del continente europeo. Come ribadisce Giorgio Agnisola il segreto del successo del Premio COMEL è dovuto all’amore, all’impegno e alla passione per l’arte che muove i fratelli Mazzola, organizzatori del Premio, e al lavoro di un team unito e appassionato.
Questa passione si traduce in una calorosa accoglienza per gli artisti, che con affetto tornano allo Spazio COMEL anche a distanza di anni, infatti erano presenti all’inaugurazione di sabato 7 ottobre anche Massimiliano Drisaldi, maestro incisore e vincitore dell’edizione 2012 e Luce Delhove, designer, pittrice, incisore e scultrice, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera e vincitrice della scorsa edizione.
L’intervento del professor Marco Nocca, infine, ha portato l’attenzione proprio sull’alluminio, il materiale di cui il Premio si fa promotore. Nocca ha sottolineato che, contrariamente a quel che si pensa, l’arte non è sempre libertà di espressione, ma che proprio dalle costrizioni (in questo caso la scelta di un materiale preciso) nasce lo stimolo alla ricerca e alla sperimentazione su tecniche, linguaggi e materiali che portano poi alla creazione di stili, influenze e vere e proprie scuole. Tale sperimentazione, per quanto riguarda il Premio COMEL, si traduce ogni anno in tantissimi risultati stupefacenti.
Proprio un tuffo in 13 universi differenti è la mostra Sinuosità dell’Alluminio, che con le magnifiche opere in esposizione propone 13 modi di utilizzare e rendere vivo l’alluminio: un anno, questo della VI edizione, particolarmente ricco di sculture, dove anche la pittura stupisce per l’ingegnoso dialogo tra materiali e sensibilità.
La mostra sarà aperta fino al 28 ottobre, giorno della proclamazione dei vincitori del premio della giuria e del premio del pubblico. Fino al 22 ottobre i visitatori potranno votare le opere preferite.
Le opere e gli artisti in concorso: Tempesta di Emilio Alberti (Italia, Como – pittura), In to th’Europa di Daniela Bellofiore (Italia, Roma – pittura), Sigmund di Lele De Bonis (Italia, Torino – scultura), Abbraccio/Hug di Sheila De Paoli (Italia, Milano – scultura), Terremoto di Cosimo Figliuolo (Italia, Bernalda, MT – scultura), Acqua di Lorenzo Galligani (Italia, Firenze – scultura), Senza Titolo di Rosaria Iazzetta (Italia, Napoli – scultura), Holding Pattern di George King (Regno Unito, Londra – scultura), One Day and One Night di Darko Kuzmanovich (Serbia, Belgrado – scultura), Aluminium di Ewa Matyja (Polonia, Poznań – pittura), Se io fossi te… di Elisabetta Onorati (Italia, Cagliari – scultura), Esercito di latta di Franco Politano (Italia, Catania – scultura), Essere linea di luce di Silvia Sbardella (Italia, Ferentino, FR- scultura).
La giuria, presieduta da Giorgio Agnisola (Docente di arte sacra presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), è composta da Alfredo La Malfa (Curatore e presidente della Fondazione “La Verde La Malfa”, Presidente della Fondazione “Casa della divina bellezza”, Forza d’Agrò, Messina); Marco Nocca (Storico dell’arte, Professore presso l’Accademia di Belle Arti di Roma); Loredana Rea (Direttore Fondazione “Umberto Mastroianni” di Arpino, Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone); Maria Gabriella Mazzola (manager del settore alluminio, imprenditrice dell’azienda promotrice CO.ME.L.).