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Finalmente la città metropolitana di Roma Capitale ha rilasciato la dovuta autorizzazione allo scarico nel fosso

È giunta nella mattinata odierna la notizia dell’emissione, da parte del Dipartimento Tutela e valorizzazione ambientale – Tutela acque, suolo e risorse idriche – DIP0402, dell’autorizzazione allo scarico, delle acque reflue urbane provenienti dal Nuovo depuratore Comunale “Vetrice 2”, nel corpo ricettore denominato “Fosso Scuro”.

Tre i comuni interessati: San Cesareo, Palestrina e Rocca Priora da un vecchio problema: il c.d. super depuratore “Vetrice 2”, ubicato nel Comune di San Cesareo in stand by da diversi anni per la mancanza della dovuta autorizzazione allo scarico prevista dall’art.124 del D.Lgs. 152/2006.Dopo anni di attese senza risposte, da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale, è stata finalmente emessa la tanto attesa autorizzazione propedeutica all’entrata in funzione dell’importante infrastruttura, necessaria per sbloccare le innumerevoli richieste di nuovi allacci idrici e fognari che da anni venivano “bocciate” da parte di ACEA ATO 2 S.P.A. per via della saturità del vecchio ed obsoleto depuratore comunale “Carzolese”, nonché per porre rimedio alle problematiche di carattere ambientale derivanti dai numerosi impianti di smaltimento autonomo presenti sul territorio comunale. 

Nei prossimi giorni avrà luogo un importante tavolo tecnico (tra l’amministrazione comunale e regionale ed ACEA ATO 2 SPA) dove verrà, tra l’altro, stilato il relativo cronoprogramma degli adempimenti da compiere, inoltre verrà avviata la cosiddetta fase di svuotamento graduale del vecchio depuratore “Carzolese” e messa in atto una scrupolosa attività di monitoraggio e verifica.

Aspettavamo da tempo questa bella notizia – dichiara il Sindaco Alessandra Sabelli – Finalmente andiamo a dare una risposta definitiva a quei cittadini che attendevano da anni che la situazione si sbloccasse, e più in generale al nostro territorio, afflitto da tempo da questa grave questione. Si tratta di un grande risultato, una svolta epocale per la nostra comunità. La depurazione delle acque reflue ci consentirà di garantire una migliore gestione dell’aspetto igienico sanitario e di contenere i notevoli costi di gestione sostenuti finora. Ci tengo a ringraziare sentitamente gli uffici tecnici, Città Metropolitana di Roma Capitale, la Regione Lazio, ed in particolar modo il Vicepresidente Daniele Leodori, sempre molto sensibile ai problemi del territorio ma soprattutto decisivo nella conclusione della procedura”.

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