A VALMONTONE UN PREMIO SPECIALE PER UN ATLETA SPECIALE
I nostri lettori avranno sicuramente visto che il nostro giornale ha seguito da vicino gli Special Olympics che si sono tenuti a Los Angeles lo scorso mese pubblicando aggiornamenti e notizie riguardanti i successi dei ragazzi del nostro territorio impegnati in questa importante manifestazione.
Tra i 5 ragazzi speciali partiti da questa area della Provincia di Roma uno proviene da Valmontone: Roberto Ioncoli, 26 anni, che ha portato il nome della sua città a trionfare, con la squadra azzurra di calcio a 7 unificato, alle recenti “Special Olympics World Summer Games di Los Angeles”. Roberto è tornato carico di emozioni e con un’importante medaglia al collo, quella dell’oro olimpico, tanto agognata da ogni atleta che si rispetti.
Valmontone celebrerà questo successo con meritato riconoscimento: sarà l’intero Consiglio Comunale, a nome di tutta la città, a rendergli omaggio per il grande traguardo conquistato.
Lo dichiara Mirko Natalizia, Presidente del Consiglio Comunale di Valmontone, annunciando l’intenzione dell’Ente di consegnare al giovane valmontonese un riconoscimento ufficiale della sua città.
“Roberto – sottolinea il sindaco, Alberto Latini – è un ragazzo speciale e speciale è quello che è riuscito a fare, insieme ad un gruppo che ha altri importanti riferimenti sul nostro territorio, grazie a Danilo Oppedisano, uno dei tecnici, e ad altri due atleti speciali come Matteo Parsi e Stefano Oppedisano, di San Cesareo”.
“Il 23 giugno scorso – aggiunge Natalizia – ero stato insieme a Roberto e agli altri atleti delle Special Olympics ad incontrare il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che si era detto orgoglioso della squadra della nostra regione e di aver potuto dare una mano. Da lì è iniziata questa avventura meravigliosa che ha portato Roberto e gli altri ragazzi a conquistare un traguardo storico per l’Italia”. “Un saluto speciale va a Nadia Celletti, la mamma di Roberto, che ci ha resi partecipi di questa fantastica avventura, perché le Special Olympics, è bene ricordarlo, oltre ad essere una meravigliosa esperienza per chi le vive, sono importanti perché aiutano l’intera comunità ad essere più civile, unita e disposta a mettersi in gioco”.