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Egregio Direttore,

sulla versione online della vostra testata, in data 19 settembre u.s. è apparso un articolo (che, per comodità, allego alla presente) a firma di Antonio Gamboni dal titolo “BCC del Tuscolo: Tutti a CASA”.

Nel corpo dell’articolo, viene riferito che la “Banca d’Italia, in uno dei periodici controlli che fa sugli istituti di credito, ha riscontrato delle irregolarità nella gestione creditizia. Ecco allora la decisione di azzerare, prima del tempo, tutto il Consiglio ed il direttore generale”.

A tutela della persona del direttore generale, dobbiamo rilevare come, per quanto riguarda la posizione dello stesso, la notizia riportata è errata ed infondata, in quanto non esiste alcuna disposizione della Banca d’Italia in ordine al suo allontanamento.

Pertanto, con la presente, ci vediamo costretti a chiedere di rettificare la notizia riportata precisando che i rilievi mossi dalla Banca d’Italia non prevedevano alcuna disposizione in tal senso.

Al contempo, vi invitiamo a porre in essere tutto quanto necessario affinché l’articolo sopra richiamato sia definitivamente rimosso da tutti i motori di ricerca, avendo potuto constatare che, benché sia stato eliminato dal vostro sito, esso compare ancora su Google.

Certi di un vostro adempimento, inviamo distinti saluti.

Avv. Mauro Petrassi

Gentile Avvocato,

molte smentite, mi creda, le faccio a denti stretti, questa volta è diverso. Conosco personalmente il Direttore Generale, persona che ho sempre stimato e sapere che non è minimamente coinvolto nella incresciosa vicenda che ha interessato la BCC del Tuscolo, non può che farmi piacere! Ho provveduto a cancellare l’articolo anche dal motore di ricerca Google. Chiedo scusa, quindi, di aver dato credito a fonti che ritenevo attendibili!

Antonio Gamboni

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