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L’assemblea plenaria della Banca di Credito Cooperativo di Palestrina si apre puntuale in un Palaiaia a temperature tropicali che saliranno nel corso della giornata fino a diventare quasi equatoriali. Quindi il caldo, la pessima acustica e la collocazione del tavolo della presidenza in posizione scomoda per tutti, rendono, se possibile, ancora più noiosa l’esposizione del bilancio e delle relazioni. In conseguenza di ciò in sala oltre a Coccia, Angelini e Castellazzi e agli impiegati addetti alle registrazioni, rimangono sugli scomodi spalti solo alcuni soci assonnati. Tutte le proposte vengono approvate, anche se qualche mugugno c’è sull’assicurazione agli amministratori. La domanda tra i presenti è

Perchè se l’amministratore, che prende rimborsi consistenti (sento dire fino ad 80.000), se fa un errore per il quale può essere giudicato e considerato responsabile non deve pagare di tasca sua ma deve pagare tramite un assicurazione pagata con i soldi nostri? Al massimo che se la paghi da solo!

Comunque tutto passa all’unanimità, tranne una proposta che passa con un voto contrario.

Comunque la vera assemblea si è svolta nel cortile e nel parcheggio del Palaiaia. Si sono svolte trattative peggio di quelle del Palio di Siena. Sono passate di mano deleghe firmate ed autenticate in bianco. Capannelli di gente con candidati e scagnozzi al seguito che ti fermavano ad ogni passo nel tentativo di farti cambiare idea. E anche candidati di opposti schieramenti che trattavano tra di loro. Candidati alle comunali che trattavano con candidati alla Banca! Una cosa sinceramente poco edificante veramente brutta! Perché c’è gente che forse supera i limiti della legalità pur di entrare in un consiglio di amministrazione di una banca? E stiamo parlando della BCC di Palestrina, non di Unicredit o Mps! Perché c’è gente che, stante i risultati finali, ha giocato sporco? Perché c’è gente che si è venduta il proprio voto e peggio ancora la fiducia data? Ma soprattutto perché dovrei fidarmi e perché dovrai far amministrare i mie beni da gente disposta a tutto pure di fare l’amministratore della BCC? Perché a girare per il parcheggio e per il cortile del Palaiaia con foglietti e biglietti in mano erano tutti imprenditori che correvano per conto di X? Perché non dovrei pensare che una volta eletto il consigliere X non debba poi sottostare ai voleri dell’imprenditore che lo ha supportato? Io ho posto tutto in forma di domanda, ma le risposte le sapete tutte da soli.

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Comunque è risultato eletto presidente Marcello Cola per qualche centinaio di voti in più rispetto a Natale Coccia, ma è risultato eletto quasi tutto il vecchio consiglio di Natale Coccia, che poi era il vecchio Consiglio di Marcello Cola!

Spiego, c’è stata nelle ultime tre elezioni una alternanza di presidenti Cola, Coccia, Cola, ma la maggior parte dei consiglieri sono sempre gli stessi, buoni per tutti i presidenti ed alcuni stanno lì da 12-15 anni!!

Girando per l’assemblea ho percepito comunque una unica lamentela rivolta contro la direzione generale che fa orami da troppi anni il bello ed il cattivo tempo. Ed ho paura che chi ha perso non sia stato Natale Coccia, ma che Natale abbia pagato colpe non sue ma della direzione!

Avviso per il futuro che ho sentito anche molti soci delle zone delle nuove acquisizioni della banca, lamentarsi che si poteva organizzare un seggio anche a Tivoli e a Subiaco, senza costringere i soci a fare centinaia di chilometri per poter votare, magari anche una teleconferenza!

Pietro R

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