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Sabato 17 maggio, nella Biblioteca Comunale di San Cesareo, dalle ore 10 in poi si è lungamente dibattuto sul tema proposto dal libro; “La Scuola al Contrario”. Lo ha presentato la stessa autrice, Paola De Franceschi, che è attualmente Maestra in una scuola di Milano. Interessante il dibattito, al quale hanno preso parte la Dott.ssa Paola Vegliantei, Presidente della Prima Accademia della Legalità nel mondo, l’Ing. Andrea Serrone in qualità di moderatore e una consistente presenza di persone. È intervenuto anche il Consigliere Regionale, On. Marika Rotondi. Ha fatto gli onori di casa il Segretario della Lega di San Cesareo, Claudio Vannacci. Grati al Comune per aver concesso la Biblioteca, luogo ideale per un evento in sintonia con il mondo della cultura e dell’istruzione. Parlare dei mali della scuola, come di altri settori dell’odierna società, giustifica l’attributo che ha dato a ” Il Mondo al contrario” il suo autore, il Generale Roberto Vannacci e a” La scuola al contrario” il lavoro di Paola De Franceschi. Ma la storia continua e la situazione diventa sempre più critica. Davvero non se ne può proprio più. E inutile continuare a piangere sul latte versato. Del resto non fare nulla vuol dire accettare passivamente questa scuola così malridotta. Scrivere libri e fare dibattiti induce invece che ad arrestare il fenomeno ad accettarlo come congenito ai tempi. E così non va. Va, al contrario, una reazione radicale da parte della politica non di questo o di quel governo, ma dell’intero sistema. Come funziona ora è impossibile. La democrazia si è ridotta ad un “abbaiare di cani pazzi” (Shakespeare). E come vivere nella torre di Babele, nella totale confusione delle lingue. Gianluca Giovannetti, candidato a Sindaco della coalizione FdI, FI e Lega nelle Elezioni comunali del 2023, lo stesso organizzatore dell’evento, Claudio Vannacci hanno fatto chiaramente intendere che se non cambiamo rotta a livello nazionale ed europeo continueremo ad andare di male in peggio. L’ 8 e il 9 giugno ci sarà la consultazione referendaria su cinque quesiti. Si teme di non raggiungere il quorum affinché sia valida. Infatti gli aventi diritto contrari ad ogni elezione crescono ogni volta di più, tanto da essere la maggioranza assoluta e passa, in grado di rendere scarsamente credibile il risultato dello striminzito manipolo dei votanti. Il voto è un diritto inviolabile dei cittadini ed è proprio questo la sua voce e la sua volontà, ma se gli aventi diritto non lo esercitano una ragione c’è. Scopriamola insieme e ritorniamo alla democrazia, che è confronto non scontro, libertà e partecipazione. Soprattutto pienezza di amministrare uno stato in un sereno e costruttivo rapporto con i cittadini.

È ora.

Pino Pompilio

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