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L’incuria e l’inciviltà tipicamente umana stanno producendo un nuovo disastro nella bellissima area dei Castelli Romani. Stiamo parlando del lago di Castel Gandolfo dove ormai frane e cedimenti lungo le sponde e gli argini sono all’ordine del giorno. Il fenomeno è molto grave visto che anche le enormi reti messe a protezione dei costoni da una ditta specializzata stanno cedendo.

Oltre al danno, la beffa. E’ di questi giorni la notizia ufficiale del Corpo Forestale che dopo dettagliati controlli intorno alle sponde è stato costretto a mettere sotto sequesto una vasta area dove vengono scaricati rifiuti edili e altri materiali inquinanti per il fragile ecosistema del lago. La zona sequestrata è infatti nel perimetro del Parco Regionale dei Castelli tutelato dal vincolo ambientale e paesaggistico.

Tra il materiale trovato miscelato con il terreno adiacente alle acque lacustri, amianto, plastica, calcinaccio, cemento, ferro, legno, catrame e molto altro ancora. Il direttore dei lavori del cantiere per la messa in sicurezza del costone insieme con un tecnico comunale donna sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per abbandono di rifiuti in una zona con vari vincoli ambientali e paesaggistici.

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