Sharing is caring!

6 PERSONE ARRESTATE
Sequestrato mezzo chilo di hashish

Proseguono le attività dei Carabinieri della Compagnia di Palestrina finalizzate al contrasto del fenomeno dello spaccio di droga nei piccoli centri del circondario preneste.

Nella serata di ieri, dopo una lunga attività di osservazione, controllo e pedinamento, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palestrina e della Stazione di Cave hanno individuato ed arrestato un’insospettabile donna ed il figlio che, da tempo, avevano avviato una fiorente attività di spaccio nella loro abitazione di Cave.

I due sono stati trovati in possesso di 150 gr. di hashish di cui buona parte già suddiviso in singole dosi, materiale per il confezionamento e per il taglio e 1.200 euro in contanti, il tutto nascosto in un’intercapedine creato nell’armadio della camera da letto della mamma.

Vista l’assenza di precedenti, l’A.G. ha disposto per entrambi gli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

La stessa sera i Carabinieri della Stazione di Genazzano hanno arrestato un giovane residente a Bellegra, denunciando a piede libero un minorenne, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, nel corso di un normale controllo alla circolazione stradale, hanno notato i due giovani agitarsi alla vista della pattuglia, decidendo di approfondire il controllo a seguito del quale sono stati trovati in possesso di 15 gr. di cocaina, materiale da taglio e confezionamento.

Il maggiorenne è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo disposto dall’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

Questa mattina, infine, sono proseguiti i servizi nella zona di Cave: i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palestrina e del locale Comando Stazione, a seguito di alcune segnalazioni, sono intervenuti nell’abitazione occupata da tre giovani cittadini nigeriani che sono stati trovati in possesso di un panetto di hashish da 100 gr. e di 18 ovuli per un peso complessivo di circa 300 gr. di hashish.

Dopo i primi accertamenti, i cittadini stranieri hanno dato in escandescenza tentando di aggredire i militari, ma sono stati subito bloccati, ammanettati e – dopo le formalità di rito – portati nel carcere di Rebibbia.

Comments

comments