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CIAO, ANDREA, TU NON HAI PERSO, NÉ SEI ANDATO VIA. PER SEMPRE E COME SEMPRE RESTI TRA NOI Andrea Farinacci ha concluso la sua vita terrena venerdì 19 giugno 2020. Nonostante la grande generosità da parte di tantissime persone, che avevano offerto il loro sangue e sono diventate delle promesse in fatto di donazione del midollo osseo, non si è riusciti a trovarne una che fosse compatibile con il suo. I genitori di Andrea hanno smosso mari e monti per evitare la tragedia, che ha avuto fine con sommo dolore e stupore di tutti i cittadini di San Cesareo. Nessuno è stato a guardare, ognuno si è dato da fare per collaborare con la sua famiglia, per liberare Andrea dal suo male. Il Comune, la Parrocchia, le Associazioni, come L’ADMO (Associazione Donatori Midollo. Osseo), gente comune, parenti e non parenti si sono mobilitati per sostenere la famiglia Farinacci a superare la dura prova. Non ce l’hanno fatta. Sono, però, orgogliosi e fieri di essersi prodigati con generosità e fino in fondo. Da quando si è saputo che Andrea era alla ricerca di un donatore compatibile, gli sforzi per trovarlo, come pure il sangue che serviva per continuare a vivere, si sono moltiplicati giorno dopo giorno. Un fiume di gente era disponibile a qualsiasi cosa e senza pensarci due volte. Ricordiamo quel mercoledì di gennaio, esattamente il 29, quando in sala parrocchiale una vera folla soprattutto di giovani era accorsa per dichiararsi pronta a donare il proprio midollo. Con l’occasione molti hanno dato anche il loro sangue. Tutto quel patrimonio di dati raccolti e di sangue non va perduto. L’associazione ADMO, che opera su tutto il territorio, va su una banca particolare a livello internazionale, per essere pronti in casi come quello di Andrea. Il nostro ragazzo non si è sacrificato invano. Non è servito a lui, però dà ad altri delle opportunità di vivere. Sabato 20 giugno piazza Giulio Cesare era colma di gente. Non sembrava un funerale, ma qualcosa di diverso. Certo ognuno aveva il cuore pieno di dolore, ma trattandosi di un giovane di 28 anni, colto nel fiore dell’età e dopo una sfida con il tempo e con la speranza di trovare la compatibilità, c’era sì l’amaro della sconfitta, ma anche la forza di aver doverosamente combattuto e di avere concrete speranze per il futuro. E poi Andrea se n’è andato fisicamente, ma con il suo spirito resterà ancora in prima linea a sventolare la bandiera per superare le continue avversità della nostra esistenza. Ciao, Andrea, tu non hai perso, né sei andato via. Per sempre e come sempre resti tra noi. Pino Pompilio

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