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Gli accordi con il Centro trasfusionale del Policlinico di Tor Vergata si basavano su una quarantina di donatori. L’Associazione DO.SA.VO. ha inviato l’avviso ad un centinaio di volontari per avere un margine di sicurezza. Domenica, 7 Settembre, per la donazione. Quel centinaio di convocati non sono venuti tutti, ma poco più di una settantina. Ma anche con quaranta il problema si è visto subito.

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Solo due medici per le visite e l’assistenza, due infermieri e un tecnico non erano sufficienti a snellire le operazioni del prelievo. Si accumulavano ritardi su ritardi. Occorreva almeno un medico e un infermiere in più. E, invece, non è la prima volta che la “troupe” del Policlinico si presenta ridotta e crea ingorghi e snervanti attese. I volontari si spazientiscono, protestano e abbandonano piuttosto inc….. .

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Quelli più pazienti si adeguano, ma non sempre la loro sopportazione viene premiata, perché si finisce con l’invito ad andare a casa. Che delusione, dopo aver sacrificato inutilmente tutta la mattinata della domenica! La ciliegina sulla torta, infine, ce l’ha messa il Presidente della Commissione Sanità Regione Lazio, Rodolfo Lena. Si è cercato di farlo venire in segno di solidarietà verso tanta gente di buona volontà e per un contatto diretto con le più disparate realtà della raccolta sangue. Al contrario, ha brillato per l’assenza. Inoltre, nessun messaggio e neppure un saluto. Nonostante tutto le sacche raccolte sono state quarantacinque. Un bel bottino grazie agli sforzi ammirevoli dei medici e del personale infermieristico.

Pino Pompilio

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