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Un romanzo che scorre, tra ironia e nostalgia, incrociando le storie di un uomo costretto a re-inventarsi daccapo, dal punto di vista lavorativo e non solo, e un bambino che invece fa i conti con la sindrome di Asperger. La manutenzione dei sensi, edito da Fazi, è l’ultimo libro – a tratti fortemente autobiografico – di Franco Faggiani, che ha ripercorso una fase cruciale della sua vita, romanzandola senza però stravolgere i tratti caratteriali del protagonista Leonardo.

“L’unica differenza – ha dichiarato l’autore – è che io non sono vedovo, ma felicemente sposato. Per il resto, come il personaggio del romanzo, mi sono trovato in quindici giorni da uno stipendio fisso a non avere nulla, dovendo mantenere una famiglia e ricominciare da zero”. Fondamentale in questo ricominciare è l’incontro di Leonardo con Martino, un ragazzo con la sindrome di Asperger: “Non mi occupo della malattia – ha precisato Faggiani – anche se mi sono documentato, ascoltando medici e neuropsichiatri, per non scrivere inesattezze. Le persone affette da questa sindrome, che non è considerabile una malattia perché non ha sintomi, sviluppano dei talenti speciali, soprannaturali. Infatti tra i complimenti più belli che ho ricevuto c’è stato quello di un ragazzo che mi ha scritto di aver capito che c’è speranza. Ma la malattia non è il centro della narrazione, che anzi è ironica e a tratti divertente. Ho voluto mettere insieme due solitudini, che fanno un cammino insieme e trovano la rigenerazione”.

La montagna, però, ne La manutenzione dei sensi non ha un ruolo salvifico quanto di portatrice di serenità. Le ritualità dei monti, le abitudini mattiniere dei pastori, i profumi e i venti sono davvero quanto di meglio possa accadere per ritrovarsi: “in montagna non si impara a fare con, si impara a fare senza…”, ha detto Faggiani, rievocando le proprie esperienze personali traslate nell’opera. Un libro che merita il successo ottenuto, proprio per la sua qualità stilistica e per l’approccio discreto e pesato a tematiche importanti, capace di non scadere mai nei luoghi comuni. Molto affabile, simpatico e disponibile anche lo stesso Faggiani, che tra l’altro è reduce da diverse esperienze come reporter in zone del mondo davvero difficili.

Il pomeriggio della Mondadori Bookstore, tuttavia, è proseguito con una novità: i ragazzi dell’Associazione “La stazione” di Giulianello, tramite le parole di Sofia Bucci, fotografa professionista e direttrice artistica del festival “InKiostro”, hanno presentato la loro rivista (meglio definita “poster-zine”) “Locomotiv”. Una bella realtà, nata dalle ceneri del vecchio scalo ferroviario giulianese lungo la ferrovia Velletri-Terracina (dismesso negli anni Cinquanta), e che ogni mese con circa mille copie stampate affronta un tema ospitando racconti, poesie, pensieri e immagini sul cartaceo (che si apre, come un poster, in un mosaico di parole e foto) e sul sito web. Una iniziativa che ha già trovato un vasto consenso, come dimostrano i seguaci della pagina facebook e le tante firme che sono sia on line che sul posterzine, con redattori di tutte le età dal mondo della scuola a quello dell’università.

Lo scrittore e docente Claudio Leoni, in conclusione, per dare la cifra del tipo di target narrativo che “Locomotiv” offre, ha letto due brani e un testo poetico, mentre i presenti hanno ricevuto in una busta poggiata sulle sedie della Libreria alcuni numeri arretrati di questa bella realtà, nata in un piccolo borgo come Giulianello, che è in forte crescita. Per la Mondadori Bookstore Velletri un’altra splendida iniziativa, in attesa del prossimo appuntamento previsto per venerdì 13 aprile alle ore 18.30: in via Pia arriverà Silvana Giacobini, per presentare il suo libro-omaggio ad Alberto Sordi, una leggenda italiana, dal titolo Albertone (Cairo Editore).

Rocco Della Corte 

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