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Una lettera alla Soprintendenza ed una petizione per il ministro Franceschini
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Con una lettera sottoscritta da diversi cittadini, comitati e dal consigliere regionale Gianluca Quadrana, inviata ai vertici del Museo Archeologico Nazionale di Palestrina e Santuario della Fortuna Primigenia, si cerca di mettere in guardia le istituzioni riguardo i “sondaggi archeologici in località Madonnella a Genazzano”, preventivi al rilascio di autorizzazione per la realizzazione di un’attività commerciale. Ad oggi, però, ad oltre due mesi dall’invio non è ancora arrivata alcuna risposta e la preoccupazione inizia a crescere.

scavo dsc_1702Insigne dottoressa – si legge nella lettera – le scriviamo in qualità di responsabile dell’aerea archeologica prenestina. 
Sul territorio di Genazzano, in località Madonnella/Formalicchio, è in atto una campagna di sondaggio archeologico, a quanto sembra, per la possibile costruzione di un supermercato.  Vorremmo sottoporle alcuni nostri dubbi in merito alla vicenda. Premesso che siamo un gruppo di cittadini e rappresentanti delle istituzioni, da sempre attenti alle vicende culturali del nostro territorio, con interrogazioni in Commissione Cultura della Camera dei Deputati sul Ninfeo di Donato Bramante, sui restauri e sulle speculazioni edilizie in luoghi archeologici.  Ci siamo resi conto, dai reperti rinvenuti in loco che il sottosuolo è ricco, archeologicamente parlando, di tesori inestimabili. Ci risulta sia stato fatto un sondaggio su una porzione estremamente ridotta dell’area, mentre a nostro avviso sarebbe necessario un allargamento delle ispezioni vista l’estensione della zona. 
Il foglio mappale in questione è il numero 15, del territorio di Genazzano, il nostro più insistente dubbio riguarda la campagna di scavi che ci risulta sia stata fatta solo su una particella la numero 95, forse la meno interessante a giudicare dai rinvenimenti assenti negli anni.

scavo genazzano dsc_3007La domanda che vorremmo sottoporle – prosegue la missiva – è questa (fermo restando che stiamo parlando sempre del foglio mappale n°15): se risponde al vero che il proprietario delle particelle n° 185, n°5, n°7, n°8, ha consegnato, negli anni scorsi, al museo archeologico di Palestrina e a lei in quanto responsabile, decine di reperti rinvenuti nelle stesse? E proprio per questo motivo perché in queste particelle non si è ordinato un sondaggio come nella particella n° 95?  Il suddetto proprietario, a quanto pare, avrebbe donato decine di reperti archeologici anche al Comune di Genazzano. In questi reperti ci sono reperti con iscrizioni etrusche, frammenti di vetri pregiati, pezzi di mosaici, frammenti di anfore decorate a rilievo. Questi sono solo oggetti minori eppur di straordinaria importanza, che fanno intravedere un sito tutt’altro che povero.

Vogliamo sapere se il proprietario dell’area ha donato al museo di Palestrina dei reperti e se è possibile visionare questi oggetti? Se sono stati catalogati? In ultima analisi le chiediamo come sia possibile che in uno spazio così ricco di storia possa sorgere un supermercato senza prima accertamenti sull’intero comparto territoriale? E come sia possibile che la Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio non ordini altri scavi visti tutti i reperti rinvenuti. Nessuna trascuratezza può essere accettata! Chiediamo soltanto la verifica attraverso dei sondaggi mirati in tutta l’area dell’esistenza di un sito che sarebbe di enorme valore per il territorio di Genazzano e l’intera zona a sud della Provincia di Roma. Aspettiamo una sua risposta in merito, certi di avere un suo immediato interessamento“.

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