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Da lunedì, 26 maggio 2025, sono in corso gli spettacoli delle classi della Primaria dell’Istituto comprensivo di San Cesareo. Ha esordito la 2^E con lo spettacolo “Pinocchio”. Ognuna delle altre quattro classi ha preparato e rappresentato un proprio Progetto, naturalmente diverso da “Le avventure di Pinocchio”.

Qui di seguito i titoli delle rappresentazioni di ciascuna classe:

1^classe: Processo alle stagioni

2^classe: Pinocchio

3^classe: 3 milioni di anni fa

4^classe: Asterix e Cleopatra

5^classe: Odissea a modo mio

Un bel da fare per il Maestro Claudio Tagliacozzo, brillante autore dei testi in programma. Le Maestre hanno costituito, diciamo, il “Corpo accademico” indispensabile in ogni fase del Progetto. Curare la preparazione per le varie sezioni delle cinque classi della Primaria non è cosa agevole, né facile, se si tiene anche conto dell’età dei protagonisti. Gli spettacoli proseguono fino al 6 giugno con le altre sezioni.  In tutto sono 18 quasi la totalità delle sezioni delle cinque classi della Primaria. Le prove per la realizzazione dei Progetti hanno avuto inizio da marzo dell’anno scolastico 2024-2025. Quest’ anno siamo giunti all’undicesima edizione. Ad avviarli è stata la Preside Lupi ed è proseguito con l’attuale Dirigente Scolastico, Prof. Francesco Cipollini. L’ artefice di questa promozione è il Regista, Claudio Tagliacozzo. È a San Cesareo dal 2008 e da subito ha infiammato gli animi dei ragazzi delle Scuole ad amare il teatro come lo ama lui. “Toto corde”. Anzi è andato anche oltre, riuscendo a migliorare le condizioni di un locale-palestra del plesso della Primaria in un teatro sempre più tecnicamente avanzato. Ogni sezione ha fatto il suo spettacolo autonomamente con giorni e orari propri. Anche il pubblico è stato costituito esclusivamente da genitori, parenti, amici dei ragazzi della sezione in scena. Così tutto in famiglia, in modo più raccolto, intimo e meno dispersivo, per cogliere meglio l’importanza del teatro tra le discipline d’ insegnamento nella Primaria. Successo pieno. Obiettivo raggiunto. Famiglie e ragazzi, Maestre, Regista e ambiente come un tutt’uno, pronto e determinato a godere la gioia di stare insieme, grazie al fascino irresistibile del teatro. Noi amiamo questo genere di spettacoli, perché alimentano sentimenti di fratellanza, di pace e di speranza. È allora che la vita diventa veramente bella e merita di essere pienamente vissuta.

Ora trattiamo, invece, di altri spettacoli, se di spettacoli si può parlare. Sono quegli spettacoli che non hanno una preparazione, una data, un regolare svolgimento, un pubblico pronto a complimentarsi e ad applaudire. A quegli spettacoli non si è inviati, né si partecipa direttamente, ma si assiste per lo più alla TV. Si vedono molto spesso immagini raccapriccianti di madri e di padri, che piangono con disperazione la perdita dei loro cari e la distruzione delle loro case. Si è maggiormente colpiti quando a perdere la vita sotto i bombardamenti sono bambini e giovani, donne, persone anziane e inermi. E di guerre non ce n’è una sola. Quelle che si vedono più comunemente e sempre alla TV o sui giornali sono la guerra Ucraina-Russia e Palestina-Israele. Qui si bombarda notte e giorno. Le vittime stanno raggiungendo cifre vertiginose. Li abbiamo chiamati spettacoli e spettacoli in certo qual modo lo sono, in specie quando si manifesta nelle piazze europee e anche in quelle americane. Dove ci sono dittature non si protesta. Si sta boni boni, altrimenti si finisce al fresco, se non anche peggio. Questo genere di spettacoli non produce gli effetti benefici come quelli della Primaria di San Cesareo. Si resta allibiti davanti a massacri di innocenti, che non hanno nulla a che fare con le motivazioni belliche, che stanno riducendo in macerie i loro paesi e decimando la popolazione.

A chi dare la responsabilità di tutto questo? E, del resto, prendersela con questo o con quell’ altro non fa fermare le guerre. Non sarebbe meglio far tacere le armi e prodigarsi per mettere il mondo in pace? Se veramente i popoli lo volessero si potrebbe ottenere la pace, ma purtroppo non è così. La verità è che l’uomo è lupo verso altri uomini e i lupi non conoscono bandiere bianche. Vanno oltre.

Si può fermarli, certo, ma tutti uniti e nel silenzio assordante della pace. Questo sarebbe un grande spettacolo, il più bello di tutti.

                          Pino Pompilio

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