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L’attenzione dei Media in questi giorni è rivolta all’accoglienza, dei cosiddetti Profughi, da parte delle strutture comunali. Si sa che le richieste ricevute alle varie amministrazioni locali, prevedono “l’ospitalità” di un profugo ogni 916 abitanti.

Cosa sta succedendo è oscuro vista la poca e chiara comunicazione da parte di molte delle amministrazioni del nostro territorio. Ricordiamo che nella nostra ASL RM/G  sono previsti 150 immigrati da ospitare.

Da San Cesareo e Zagarolo attualmente non sono arrivate comunicazioni ufficiali in merito alla situazione che se presa con le giuste misure e soprattutto condivise con la cittadinanza sarebbe facilmente gestibile. A quanto pare però, lo stato di emergenza è una condizione persistente e piacevole nella cosa pubblica…

E a Palestrina?

 IDEM CON PATATE!

Anche se malignamente gira la storiella che ci sarebbe qualcuno che sull’accoglienza dei profughi ci intingerà sicuramente il “Biscotto”.

A buon intenditor poche parole, recita il proverbio.

 

Non siamo contrari alla permanenza (comunicate le tempistiche ) di 18/20 profughi nel comune di Palestrina”  

 ci riferisce qualcuno che evidentemente ne sa più di noi  

“Ma sarebbe opportuno che le regole vigenti per noi ( e che francamente vengono infrante proprio dalle decine e decine di “ospiti” che già risiedono nel nostro territorio), siano rispettate e che si faccia capire loro e a chi ha deciso di speculare intorno alla loro permanenza, che sono ospiti e che siamo disposti a chiudere un occhio ma non tutti e due!”.

 Come dargli torto?

Una cosa la vorremmo noi: che certe decisioni siano prese anche informando tempestivamente i cittadini che sarebbero così rassicurati su di un’opportunità per chi ci speculerà sopra, potrebbe trasformarsi in un nuovo problema per chi sta ancora combattendo contro una crisi che ancora interessa la maggior parte di noi.

 

Basta con le guerre tra poveri!

 

Antonio Gamboni

 

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