La celebre soprano Lu Ye a Palestrina!
Da qualche tempo seguiamo la carriera di una grandissima soprano che intervistammo (leggi qui) già in altra occasione. E lei ci ha ringraziato per questo affetto con una bella lettera a Babbo Natale poche settimane fa, ma, ancora di più, con la sua visita privata a Palestrina. E qui ho potuto avere l’onore di stringerle la mano e scambiare con lei qualche parola.
Lu Ye è una donna minuta, incantevole e graziosa, ma quello che colpisce è la sua semplicità ed umiltà. Lei che ha cantato davanti al Papa, lei che, ovunque nel mondo, è acclamata e destinataria di tantissimi premi, ci accoglie con familiarità e ci ringrazia per l’attenzione, ci offre il suo sorriso luminoso, subito dopo aver cantato in diretta sui canali RAI.
I suoi modi sono delicati e lasciano trasparire classe ed eleganza, oltre a tanta dolcezza, ma anche tanta forza d’animo e determinazione. Trascorriamo con lei buona parte della giornata iniziando con la visita presso il Laboratorio Orafo Ceretti dove le vengono mostrate le meravigliose creazioni ispirate all’arte etrusca e romana. Ne è rimasta talmente entusiasta che ha chiesto di poterne utilizzare qualcuno nella sua prossima esibizione che verrà vista in Mondovisione. Una breve visita alla Chiesa di Santa Rosalia, prima del pranzo presso il Ristorante Montoni.
Le raccontiamo la storia di Palestrina, parliamo del più e del meno, non perdo, però, l’occasione di farle qualche domanda per i nostri lettori:
Lu Ye tu sei nata e cresciuta in Cina, poi sei venuta in Italia, perché proprio qui?
Sin da bambina avevo il sogno di venire in Italia. I miei fratelli hanno scelto altre nazioni, sarebbe stato più logico che seguissi loro, ma io volevo venire qui e ci torno ogni volta che posso. Ho studiato due anni qui, poi mi sono trasferita in Canada per motivi sentimentali, ma sono sempre tornata ogni volta che ne ho avuto l’occasione e spero tanto di poter tornare a vivere definitivamente qui. Amo l’Italia, la sento come la mia casa.
Qual è l’opera che ti piace di più cantare ?
La Carmen, ma non come la protagonista, la parte di Micaela è quella che è più consona alla mia voce, e ha l’aria più bella. E poi Puccini, è il mio compositore preferito.
Puccini nelle sue opere parla molto dell’Oriente, da cui tu provieni, forse è per questo?
Non so. Puccini non è mai stato in Oriente, eppure l’ha saputo rappresentare molto bene, ma non è questo che mi attrae delle sue composizioni. In generale è proprio il suo stile che apprezzo più degli altri, ma questo non significa che gli altri non mi piacciano.
Ma Lu Ye che tipo di musica ascolta nel tempo libero o in macchina?
Mi piace un po’ tutta la musica, addirittura fino a qualche tempo fa ascoltavo anche l’heavy metal dei Guns ‘n Roses e dei Sonora, però di questi ultimi non mi piacciono i testi, li trovo troppo violenti. Mi piace il ritmo e alla radio cambio canale spesso. L’unico genere che non riesco a seguire è il rap, sebbene mi piace variare. È un po’ come per il mangiare o per i libri, a me piace il pesce, ma non lo mangio tutti i giorni altrimenti mi stancherebbe, anche se quello che ho mangiato qui da Montoni è veramente una prelibatezza!
E che genere di libri ti piace leggere?
A me piacciono soprattutto i gialli, ma non solo. Come per la musica le mie scelte dipendono tanto dallo stato d’animo in cui sono.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Per il momento il prossimo appuntamento è il 10 gennaio a Montecarlo per “Amitié sans frontières”, un evento internazionale per celebrare la fraternità tra i popoli, canterò davanti ai Principi Grimaldi e verrà ripreso in Mondovisione. Poi sarò al Teatro Orione il 18 gennaio, in occasione del capodanno cinese, mi esibirò per festeggiare insieme a chi vorrà esserci. Inoltre sto lavorando ad alcuni progetti per documentari e altri eventi da definire.
Come scegli i tuoi impegni?
Prediligo eventi che sono rivolti alla fratellanza tra i popoli e alla pace. Io giro tutto il mondo e provengo dall’Oriente, ma sono spesso in Europa e vivo in America, niente mi interessa di più che trasmettere un messaggio di fratellanza.
Il ricordo che porterai con te di questi giorni a Roma?
Ho stretto la mano a Papa Francesco, è’ sempre una grande e memorabile emozione. Nonostante avessi già avuto l’onore di cantare per Lui in occasione del primo anniversario del Suo Papato, stavolta ero più…. calma ed ho potuto condividere un sorriso con Lui. Inoltre sono rimasta sorpresa anche da Palestrina e dalla ricchezza di arte e storia che c’è qui, a due passi da Roma. Spero di avere il tempo di tornare presto a visitarla con più calma.
E’ una speranza che coltiviamo anche noi, Lu Ye, e ti auguriamo che tu possa coronare il tuo sogno e venire a vivere in Italia. Ormai ti sentiamo italiana e siamo orgogliosi che una persona come te possa portare nel mondo la nostra cultura e la nostra arte. Ti aspettiamo presto!
Gioia Cafaro