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legalita ist gramsci

In una sala gremita di studenti dell’Istituto Superiore “Via Gramsci” di Valmontone, si è svolta una conferenza dal titolo: la legalità cresce sui banchi di scuola.

Il significato di questo incontro è molteplice: rendere ancora più vicina la Polizia al mondo della scuola, consolidandone il rapporto di fiducia e diffondendo la cultura della legalità a cominciare dai cittadini più “giovani”. Per la piena realizzazione dell’informazione sulla legalità è, infatti, opportuno stabilire contatti, non solo con gli enti locali territoriali ma anche con tutte le altre associazioni e tutte le agenzie formative presenti sul territorio, tra cui le forze dell’ordine le quali possono contribuire alla pianificazione di adeguati interventi didattici e operativi.

Questo in una settimana significativa: quella che ha visto la ricorrenza della morte del giudice Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della scorta avvenuta ventiquattro anni fa a Capaci, per mano della mafia. Fortemente voluto dalla Dirigente scolastica prof.ssa Patrizia Fiaschetti il dibattito ha visto la presenza del Comune di Valmontone, con l’Assessore ai lavori pubblici Luigi Ruggeri, e come relatore  dott. Paolo Gigli vice questore aggiunto della Polizia di Stato.

Ha aperto i lavori la  Dirigente prof.ssa Fiaschetti  che ha ringraziato gli ospiti  per la loro presenza nel suo Istituto  e ha sottolineato come questa giornata rappresentasse un importante momento del suo operato scolastico,  portato  avanti con grande attenzione verso  il rispetto delle regole, perché senza di esse  non ci può essere convivenza civile. L’assessore Ruggeri ha portato i saluti del Sindaco Alberto Latini e nel suo intervento ha toccato un aspetto legato al bullismo che nella fase adolescenziale è spesso causa di gravi problematiche con risvolti  anche tragici.

Efficace la” lezione “ tenuta dal vice-questore  dott. Gigli che ha messo a disposizione tutta la sua professionalità e competenza frutto di lunghi anni di impegno profuso per la tutela della legalità. Quindi  dopo aver  fatto conoscere gli agenti di polizia presenti in aula come sentinelle di presidio della legalità, ha condotto per mano gli studenti attraverso un articolato percorso nel segno del diritto.  In particolare ha sottolineato l’importanza di prevenire e denunciare atti illeciti come espressione di senso civico. Gli studenti con entusiasmo  hanno interagito nel dibattito e forse questo è il percorso migliore per promuovere e diffondere la cultura della legalità: tra i giovani e con i giovani.

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