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L’Associazione Nazionale dei Carabinieri, sezione di Olevano, presieduta dal Sottotenente Francesco Lucidi, è riuscita, grazie anche al dinamico Brigadiere Luigi Salvati, a trasformare uno spiazzo anonimo del perimetro urbano in un gioiello di bellezze paesaggistiche, architettoniche, storiche e didattiche. E’ sorto così un nuovo monumento ai caduti, ma questa volta in memoria dei caduti di Nassiriya. Tra i 28 morti  c’erano 12 carabinieri. I commilitoni di oggi non dimenticano. Ricordano il loro dovere compiuto fino all’estremo sacrificio, quello della loro vita. Era il 12 novembre del 2003, quando un attentato ha causato la strage.

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Olevano e anche cittadini di altri paesi si sono uniti all’Arma dei Carabinieri in un abbraccio di gratitudine per ciò che continua a fare sia in patria che in missioni di pace in paesi in particolare difficoltà. E’ un’epopea senza fine.

Sabato, 26 settembre, la solenne cerimonia dell’inaugurazione del monumento, benedetto dal cappellano militare, don Donato Palminteri. In primis i Carabinieri, sia quelli in servizio e sia quelli che fanno parte dell’Associazione Nazionale. Insieme a loro le autorità civili, ad iniziare dal Sindaco, Marco Mampieri, tre vedove dei caduti di Nassiriya, ragazzi delle scuole, oratori e poeti, che hanno mirabilmente illustrato il significato profondo dell’evento, anche per le future generazioni.

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La Banda musicale dell’Arma, oltre a rendere più toccanti i vari momenti della cerimonia, ha tenuto, in seguito, un applauditissimo concerto.

                                                                                                       Maria Tricarico

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