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A due giorni dal Consiglio Comunale di Palestrina (indetto per mercoledì 29 alle ore 17) che prevede la discussione dell’interpellanza sulle “violenze” alla Madonna della Porta del  Sole, presentata (ormai da qualche mese) dalla lista di Adesso Noi, e dopo ripetuti interventi tramite post su FB e articoli su La Notizia2 di Antonio Gamboni……….. A due giorni come per miracolo – non sarebbe Maria –  sono ricomparse le luci ai lati della Madonnina!!!

Mi verrebbe da dire “meglio tardi che mai”!!! Ora aspettiamo di vedere cosa ci dirà il Sindaco in “materia di sicurezza nel Centro storico e area denominata Madonna della Porta”.

Se da un lato si è resa giustizia ai tanti fedeli che, passando davanti a quella sacra immagine, per devozione rivolgevano una preghiera, dall’altro si prova rabbia nel vedere la scarsa attenzione degli organi amministrativi  competenti per il continuo degrado urbano a cui è sottoposta questa nostra bella cittadina.

E’ solo dopo ripetuti interventi da parte dei cittadini e, per loro tramite, delle forze di opposizione in Consiglio se questa amministrazione esegue interventi tesi a combattere tutte quelle azioni di vera e propria “violenza” nei confronti di monumenti e palazzi che con scritte e disegni deturpano la bellezza dei luoghi.

Vale qui ricordare le ignominiose scritte naziste sui muri davanti a Porta San Martino, ma altre fanno ancora bella mostra di se sui muri perimetrali di Via Arcioni, nonostante anche qui ci sia stata un’interrogazione in Consiglio Comunale. Quando poi si dice che il 25 aprile, festa della Liberazione, è diventata un passerella condita con retorici interventi sulla libertà e il sacrificio non è per fare la solita polemica ma per ricordare che “quel giorno” non è uno dei 365 giorni dell’anno, ma che deve essere vissuto nel suo significato più profondo tutti i giorni!

La violenza contro una icona mariana o attraverso scritte che si rifanno a un periodo buio della nostra storia nazionale sono il sintomo di un malessere generale che si alimenta attraverso l’analfabetismo culturale e religioso. E’ compito di chi amministra questa città sia nella sua forma civile (il Comune) che religiosa (la Diocesi) impegnarsi perché tutti i cittadini siano corresponsabili del bene comune.

Roberto Papa

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