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ospedale

Abbiamo visto su internet un manifesto dei Verdi sulla chiusura dell’ospedale di Palestrina.

Premetto che dei verdi non mi fido nemmeno se il 1 gennaio mi dicono che è Capodanno. Sono “NO TUTTO”, contrari per principio, ma non ho mai sentito una loro proposta alternativa o almeno costruttiva. Perenni alleati della sinistra, nel periodo elettorale va bene tutto quello che dice il candidato da loro appoggiato, quando poi l’irrisorio risultato elettorale li tiene fuori dai giochi, si scagliano contro il loro stesso candidato.

Nello specifico caso si tratta di Zingaretti, indirettamente appoggiato dai verdi durante le ultime regionali ed ora attaccato! Il manifesto in questione (che alleghiamo in foto) così recita: “nel silenzio più totale chiude il reparto di pediatria dell’ospedale di Palestrina …… Ribelliamoci a Zingaretti”. Quindi, ribadita la mia totale sfiducia nei confronti dei verdi e di chi li rappresenta, sono andato ad informarmi. In effetti pediatria chiuderà, restando il punto nascita ed il nido, la cosa però sarebbe relativa al solo periodo estivo a causa di una carenza di personale. Sempre nell’ospedale di Palestrina si sta completando il quarto piano, dove dovrebbe aprire un grande reparto di neonatologia e pediatria, nel quale dovrebbe confluire anche l’uguale reparto di Colleferro.

Praticamente in una logica di razionalizzazione invece che due ospedali doppione, Palestrina e Colleferro, a distanza di 20 chilometri, si verrebbero ad avere due ospedali ognuno con una serie di reparti eccellenti. A Palestrina pediatria e a Colleferro radiologia ad esempio. Risultato che, invece di due reparti sotto organico, si avrebbe un solo reparto con organico pieno. Se così fosse non ci troverei nulla di scandaloso, anzi mi sembrerebbe una cosa abbastanza logica. Però in Italia siamo abituati che nulla è più definitivo del provvisorio, quindi un po’ di allarme su questa chiusura c’è.

Abbiamo saputo anche che dall’ospedale di Palestrina prima c’era una navetta che portava i pazienti a fare analisi ed accertamenti in altri ospedali dell’ASL RM G, sebbene con orari molto ridotti, ora questa navetta sembra che la si voglia dare in appalto esterno. Siamo sicuri che dando il servizio in appalto ci guadagnino i cittadini e non solo chi prende l’appalto e chi di dovere?!

Alla luce di tutte queste notizie, che comunque sembrerebbero veritiere, qualche domandina ci viene. L’onorevole Lena che anni fa si incatenò ai cancelli dell’ospedale di Palestrina e che ora è Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio è a conoscenza di tutto questo?

Lo stesso vale per il Vice Sindaco di Palestrina che è responsabile della segreteria della commissione sanità della Regione Lazio. Gli onorevoli Leodori e Petrassi ne sanno niente, oppure a loro basta il contentino che è stato dato al presidio ospedaliero di Zagarolo con qualche ufficio e qualche laboratorio?

Il sindaco di Colleferro ed il sindaco di Palestrina saranno disponibili ad una ripartizione dei reparti tra i due ospedali, oppure per campanile (o meglio per tenersi buono l’elettorato) si opporranno a questa razionalizzazione?

Intanto i pazienti vagano da un ospedale all’atro, i bambini per ora non hanno certezze su dove potranno curarsi.

Attendiamo fiduciosi, vedremo cosa accadrà sia adesso che dopo l’estate!

Siamo meno fiduciosi sulle risposte che potremmo avere dai politici!

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