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Chi lo ha detto che una cosa buona sia poi una cosa buona? E chi lo ha detto che una cosa cattiva sia poi una cosa cattiva? Più o meno così recita un vecchio detto popolare e se non sbaglio anche una frase di una commedia di De Filippo.

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In questi giorni a Palestrina è successa una cosa indubbiamente brutta, è crollato un palazzo, famiglie rimaste senza casa, attività commerciali chiuse, tutto questo però ha fatto riscoprire una cosa bella, in paese è scattata la solidarietà! Chi ha potuto ha ospitato anche per la notte gli amici allontanati da casa durante le operazioni di sgombro macerie, tutti hanno fatto qualcosa per qualcuno.

In questa gara di solidarietà c’è stato chi ha avuto più facilità di accesso alle proprie attività e chi ancora non ha la possibilità di riaprirle, ma si sa nell’emergenza può succedere che qualcuno possa essere più agevolato di un altro!

C’è stata solidarietà anche nella scelta dei tecnici che si sono interessati dello sgombro, parenti molto prossimi di amministratori, fermo restando la competenza tecnica degli interessati riconosciuta a livello nazionale!

C’è stata anche una grande solidarietà di tutti gli amministratori che caschetto in testa sono stati vicini agli interessati ed hanno assistito alle operazioni di sgombro e verifica con loro, e che appena tolto il caschetto hanno fatto la valigia e preso il treno o l’aereo, per Torino dove in pompa magna stanno assistendo al “Salone del Gusto” alla fiera delle 100 eccellenze gastronomiche del Lazio. Qui rappresentano Palestrina e si stanno godendo i meriti di chi si è battuto da solo, senza il minimo aiuto da parte delle amministrazioni, affinchè il nostro Giglietto, diventasse un presidio slow food ed una di queste 100 eccellenze gastronomiche del Lazio. Ma come succede sempre in politica i cittadini fanno ed i politici si prendono i meriti!

Un’altra gara di solidarietà è scattata tra i proprietari dello stabile crollato e l’amministrazione, ognuno è così solidale che accusa l’altro. Non sappiamo e nemmeno vogliamo sapere di chi siano le colpe, sicuramente non saranno tutte di uno o tutte dell’altro. Sappiamo però che la città dovrà vivere con una ferita aperta in pieno centro storico, che terzi sicuramente non colpevoli hanno ed avranno disagi, che per mesi (forse anni) Palestrina sarà tagliata in due come Berlino anni sessanta.

Siate solidali con i cittadini di Palestrina soprattutto con chi vive e lavora in centro storico, risolvete il prima possibile questa questione. Grazie per la solidarietà!!

Pietro R

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