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SIGALINI

Nel corso del Festival della Preghiera, che si è tenuto presso la Selva di Paliano dal 26 al 28 agosto, chi vi ha partecipato è stato testimone dell’incontro tra la preghiera cristiana e quella laica, ma ambedue unite da intensa spiritualità. Quella cristiana ha visto numerosi fedeli porsi in ascolto di Dio nell’adorazione continua del Santissimo Sacramento, la preghiera laica ha invece coinvolto chi partecipava al Festival in uno spettacolo che si è svolto venerdì sera alla Selva di Paliano dal titolo “Dall’Uomo a Dio. Itinerario di fede, Speranza e Amore”, organizzato dalle Monache del Cuore Immacolato, con gli artisti che hanno partecipato a titolo gratuito, sotto l’attenta regia di Anna Maria Achilli.

Lo spettacolo faceva parte del percorso di tre giorni che diverse centinaia di persone consacrate e non hanno dedicato alla preghiera e all’adorazione del Santissimo Sacramento. Certo un’esperienza profondamente spirituale che ha toccato momenti intensi nell’adorazione notturna, a cui il vescovo Sigalini non mancato di assicurare la sua paterna presenza. L’evento è stato un’occasione per i movimenti laici e religiosi di far conoscere il proprio carisma (dalla lode alla contemplazione, dalla liberazione e guarigione, a quello della riconciliazione e liturgico). Il senso del Festival della Preghiera ,concluso dalla messa di domenica, è stato ben riassunto nell’omelia di Sigalini: il Vangelo vissuto nella quotidianità di tutti i giorni e il vivere con umiltà perché tutto viene da Dio.

Ma ritornando allo spettacolo, si sono vissuti in apertura momenti di intensa partecipazione quando Paolo Fabbroni ha recitato la “Preghiera” composta da Mons. Sigalini. E’ seguito poi un brano cantato a cappella “Oculos non vidit Orlando di Lasso” e la lettura di un intenso brano di Frere Roger “La Fede, un’umilissima fiducia in Dio” recitata sempre dall’Achilli, accompagnata al piano dal maestro Vannini con la composizione “Ireneèe”.

Lo spettacolo è poi proseguito con testimonianze in video di Nino Benvenuti e Annalisa Minetti che ci hanno raccontato, nonostante la loro vita di sportivi e di artisti, la loro profonda fede. Così come hanno fatto la coppia sul palcoscenico e nella vita, Giuseppe e Anita, con il loro divertente racconto di coppia “al cappuccino”.

La musica suonata alla viola dal maestro Taddeo Achille, tratta da Schindler’s list, ha fatto da giusto contrappunto alla lettura da parte dell’Achilli del poema di Giovanni Paolo II “Canto del Dio nascosto”.

Ma certamente il momento più atteso è stato quello dell’intervento di Ella Armstrong, figlia di Louis Armstrong, che ci ha regalato con la sua voce “soul” delle preghiere laiche da “You are the center of my joy” mentre Achilli recitava la “Preghiera di Papa Francesco a Lesbo” a “I believe”, una canzone che Ella ha cantato dopo aver dato testimonianza della sua intensa fede, una fede che è risuonata nel testo della canzone con “Io credo”. Tutti noi poi ci siamo commossi nell’ascoltare il canto di libertà “We shall overcome” e abbiamo rivisto scorrere davanti ai nostri occhi la figura di LouIs Armstrong quando Ella, la figlia, ha cantato, ma sarebbe più giusto dire, recitato “What a wonderful world” con Anna Maria Achilli che ne dato un’interpretazione in italiano con “Che mondo meraviglioso”.SIGALINI1

La serata si è conclusa con un trascinante gospel “Amen” che ha visto Ella Armstrong accanto al Vescovo Sigalini, salito sul palco per ricevere una foto che lo ritrae in atteggiamento di intensa preghiera, partecipare nel canto insieme a tutti gli altri artisti e al numeroso pubblico.

Una serata certamente unica sia per il livello degli artisti, per l’attenta conduzione da parte della regista Anna Maria Achilli, che per la scaletta del programma. Tutto l’evento è stato reso possibile sia per il sostegno logistico da parte del Comune di Paliano che per la disponibilità dell’Azienda Nicoli nell’offrire gratuitamente l’area dove si è svolto il Festival.

Un particolare ringraziamento a Rita Di Biase che ha messo a disposizione il materiale fotografico.

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