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Daniele Brenda è la quarta conferma nel rosterbrenda

Ancora un rinnovo per la Pallacanestro Palestrina che ha felicemente prolungato il rapporto con il prenestino purosangue Daniele Brenda.
Si tratta della quarta riconferma per la società arancio verde, un simbolo di continuità nel bel lavoro svolto negli ultimi anni e di fiducia nel gruppo storico ora nelle mani di coach Lulli. L’ala classe 1993 è il quarto dei ragazzi nati e cresciuti a Palestrina che fa ormai le fortune di questa squadra, atleta che nonostante la giovane età abbina alle grandi doti tecniche un carisma da vero leader. Intelligenza tattica ed una difesa spietata sulla maggior parte degli avversari, rimbalzista eccezionale (da tempo il migliore del roster) sia in chiave difensiva che offensiva. La caparbietà e la reazione in azione d’attacco sono caratteristiche ben note agli addetti ai lavori e che gli allenatori hanno sempre tenuto in considerazione proponendolo spesso in un ruolo di lungo atipico.
Una carriera ricca di soddisfazioni in ambito giovanile ma che sta riservando altrettante gioie anche in prima squadra, Brenda ha scelto di proseguire con entusiasmo il suo rapporto ormai indissolubile con questi colori. Dedizione al lavoro che lo ha sempre contraddistinto e che fa legittimamente pensare ad una crescita ulteriore nel prossimo futuro per lo storico n.19 arancio verde, sotto la guida ed i consigli di coach Lulli. A lui la parola: “Quando ho cominciato a giocare in prima squadra l’unica cosa che volevo era giocare con questa maglia per il maggior tempo possibile, poi con l’aumentare degli impegni universitari è cominciata a subentrare l’idea che prima o poi queste due attività potessero diventare inconciliabili, anche se anno dopo anno riesco a portare avanti entrambe con discreti risultati. Se mi vedrei mai con un’altra maglia? è un pensiero che di tanto in tanto si affaccia e non certo per la fine della mia passione per questa maglia e per questa gente, ma che sto tentando di posticipare il più a lungo possibile. A nemmeno 23 anni i margini di miglioramento di un giocatore dovrebbero ancora essere “sterminati” e quindi a 360 gradi, mi piacerebbe fare miglioramenti sul tiro, dalla media e lunga distanza, allo scopo di renderlo più affidabile e più continuo a livello di risultati (principale priorità). Un altro ambito su cui vorrei lavorare è quello fisico, soprattutto alla luce del fatto che il ruolo in cui gioco mi porta spesso a confrontarmi con giocatori più grossi e non solo in termini di altezza. Ripartiamo da un gruppo consolidato, il vantaggio più evidente è che la costruzione dello stesso passa “solo” per l’integrazione dei nuovi (metà squadra è praticamente sempre la stessa), oltre al fatto che a livello di gioco nella maggior parte dei casi sai già cosa gli altri si aspettano da te (e viceversa) e quanto possono fornire alla causa”

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