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“Sono stati tre giorni fantastici, a stretto contatto con gli organismi dell’Unione Europea… un viaggio stimolante per il quale ringrazio i dirigenti scolastici, le famiglie, i ragazzi e l’ufficio pubblica istruzione, il cui apporto nell’organizzazione è stato fondamentale”.

Il delegato alla pubblica istruzione del Comune di Valmontone, Giulio Pizzuti, commenta così l’avventura che, per il secondo anno consecutivo e in occasione del sessantesimo anniversario della firma dei patti di Rona istitutivi della CEE, ha coinvolto 20 studenti di terza media, selezionati tra gli istituti comprensivi “Madre Teresa di Calcutta” e “Cardinale Oreste Giorgi” di Valmontone, quale tappa conclusiva dell’iniziativa “Alla scoperta delle radici di un nuovo Umanesimo europeo”, dedicata alla memoria di Valeria Solesin, la giovane ricercatrice italiana dell’Università La Sorbona morta negli attacchi terroristici dello scorso novembre e realizzata con il contributo del Consiglio regionale del Lazio, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Affari Esteri, il sostegno economico di alcuni sponsor privati (Promos Valmontone Outlet, Autoscuola Cannone, Testani Gestioni, RiCa distribuzione pasti) e la collaborazione del Parlamento Europeo e dell’europarlamentare Enrico Gasbarra, che ha ospitato i ragazzi a Bruxelles e li ha affiancati nella visita, facendo loro dono di gadget e di materiale Ue.

“Abbiamo concluso – aggiunge Pizzuti – un progetto importante che ha impegnato le scuole per tutto l’anno scolastico, tra incontri ed appuntamenti. In questi mesi abbiamo cercato di far capire ai ragazzi l’importanza di appartenere alla casa comune europea. Una famiglia che, come tutte le famiglie, ha bisogno di momenti di riflessione, per capire cosa va davvero bene e cosa è bene migliorare”.

Nel Parlamento Europeo, i ragazzi hanno incontrato l’eurodeputato del Pd Enrico Gasbarra (a cui è stato donato un dipinto dell’artista valmontonese Luciano Nardecchia sul tema dei migranti) che ha affermato: “L’Europa è un sogno che può svanire, soprattutto se voi giovani non ci mettete l’anima. Tutte le cose che gestiscono gli uomini non sono perfette ma tornare indietro non è possibile. Immaginate se l’UE svanisse: torneremmo ad essere piccole comunità con piccoli sogni e bisogni. Nel 1957 i nostri padri hanno fatto un passo importante, ora tocca a voi portare avanti quel sogno ed imparare a guardare il mondo al di là di come i bisogni ce lo fanno rappresentare…”

“Quando ero vicesindaco di Roma – ha raccontato Gasbarra – incontrai un immigrato, un papà, che per venire via aveva perso moglie e figlio e salvato solo un altro bambino piccolino. Gli chiesi perché… rispose: ho un dolore immane, ma ho la gioia di aver salvato un figlio. Dove eravamo comunque saremmo morti… immaginate una parte del mondo che ha questi problemi che viene trattata come fosse un fastidio. Ecco, questo non è giusto. L’Europa deve essere il punto di riferimento per chi non ce la fa… è un momento difficile per questa istituzione ma sono contento di vedervi qui: credete nell’Europa unita perché Voi siete il futuro su cui si può ricostruire questo meraviglioso sogno”.

“E’ bello – commenta il sindaco, Alberto Latini – l’entusiasmo con cui i ragazzi e gli accompagnatori hanno vissuto questa bellissima esperienza. Un ringraziamente speciale va a tutti colore che hanno permesso di realizzare questo progetto, a cominicare dall’onorevole Enrico Gasbarra che, con il suo staff, ha accolto e ospitato gli studenti nei giorni a Bruxelles e per le belle parole spese sul loro futuro. Il viaggio a Bruxelles è solo l’ultima tappa di un cammino che, per tutto l’anno, ha coinvolto tantissimi studenti dei nostri istituti comprensivi su un tema sempre attuale ed importante come quello dell’Europa”. 

  

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