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Un viaggio con la musica del Pierluigi attraverso i secoli per scoprire come l’opera del “Principe della Musica” ha influenzato le scuole di pensiero europee. È questo il principio ispiratore del festival “Il Palestrina attraverso i secoli”, la rassegna di concerti, spettacoli teatrali e approfondimenti al via da domani nella città di Cave. Una manifestazione eclettica, che supera i “confini classici”, le divisioni di genere e linguaggio, per far conoscere a tutti l’opera del Palestrina e della magnifica scuola romana. La “contaminazione” in tutte le sue forme non poteva per questo non ricoprire un ruolo fondamentale nella programmazione dell’intera rassegna. Direttore di questa sezione del festival è il maestro Mario Caporilli, che ha studiato per il pubblico un programma ricco di grandi appuntamenti. 

«L’idea – dichiara Caporilli – è nata dopo l’esperienza che ho avuto nella manifestazione “I vicoli del jazz”, interpretando alcune opere del Palestrina con i musicisti dell’Orchestra Operaia. Fu un gran successo e aspettavamo una grande occasione per riproporla in una chiava più ampia e approfondita. Il festival “Il Palestrina attraverso i secoli” – continua il maestro – dà finalmente lustro e valore alla figura del Pierluigi così tanto apprezzata nel mondo e rappresenta per questo un’opportunità di crescita e visibilità per tutto il territorio. Abbiamo pensato a una contaminazione fondata non soltanto sul concetto di trasformazione ma anche come momento vero e proprio di creazione, stimolando gli artisti che si esibiranno a proporre nuovi testi ispirati all’opera del principe della musica. Crediamo – continua Caporilli – che sia questo il giusto modo per tutelare e dare un seguito a questo progetto, dando un segnale forte di apertura a tutta quella produzione musicale europea che continua a trovare nel Palestrina un profondo legame e un motivo di ispirazione».

Due i nomi di respiro internazionale, che rappresentano il vero valore aggiunto dell’intera manifestazione: Christopher Cerrone  e Tonu Korvitz. Il primo è un compositore riconosciuto per le sue produzioni in tutto il mondo che vanno dall’opera all’orchestra, dalla musica da camera all’elettronica. Finalista del Premio Pulitzer 2014, Cerrone si occuperà della reinterpretazione delle Messa del Palestrina e proporrà in prima mondiale nuove composizioni ispirate all’opera del “principe della musica” (10 novembre, ore 21, Castel San Pietro). Tonu Korvitz è invece una stella in crescita della musica contemporanea estone e ha scritto per l’occasione un pezzo ex novo ispirato al genio prenestino che proporrà il prossimo 24 novembre a Palestrina insieme all’Orchestra Operaia, la formazione di musica sperimentale diretta dal maestro Massimo Nunzi.

A Cerrone e Korvitz, voluti fortemente da Caporilli, si accompagneranno gruppi musicali della tradizione locale, cori e bande di livello europeo. Da non perdere la reinterpretazione della Missa Papae Marcelli del Quartetto Tomei (17 novembre, ore 21, Zagarolo). La composizione originale di questo testo prevede una scrittura contrappuntistica per 6 voci ma in questa occasione il quartetto (composto da sax, chitarra, basso elettrico e batteria) offrirà una versione più “monofonica” dell’opera suonando e improvvisando su sezioni di melodia delle varie parti della messa. Un ruolo importante nella programmazione della sezione “contaminazione” lo ricopriranno infine le antiche bande locali presenti sul territorio, come la Giovanni Pierluigi da Palestrina (29 ottobre, ore 18,30 Genazzano) i cori e le scuole “cantorum” che reinterpreteranno alcuni pezzi della tradizione sotto la direzione del maestro caporilli.

Si comincia il 20 ottobre alle ore 21 a Cave, presso il teatro comunale con il concerto dell’Orchestra Popolare a Colori, che proporrà alcuni brani della tradizione folcloristica locale con la reinterpretazione del “Sicut Corvus” del Palestrina. 

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