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Il clima che si sta vivendo in questi giorni a Zagarolo ha poco a che fare con le prossime festività. Ed è tutta colpa dell’appuntamento fissato per la prossima primavera. Un appuntamento visto da alcuni come consolidamento delle proprie posizioni conquistate da anni di strane alleanze e chi, invece, spera in un cambiamento radicale che possa proiettare il paese verso quelle mete che vengono da molti auspicate, purtroppo invano.

Non abbiamo la facoltà della divinazione né ci fidiamo di quello che ci viene riportato anche a domicilio. Ci vengono fatte delle confidenze e qualcuno tenta di farci abboccare all’amo.

Santa ingenuità!

Rendetevi conto che siamo dotati di teste pensanti e che firmiamo e sottoscriviamo quello che pubblichiamo dopo aver ascoltato i venticelli di chi soffia con la speranza che almeno un refolo arrivi alla meta.

La frase che si sente con una certa frequenza in questi ultimi giorni a Zagarolo è :

“ Cumpà  la sai l’ultima? ” come si chiede quando si vuole raccontare una barzelletta.

Non è questo il caso, non si tratta di barzellette! Anche se se ne dicono delle più divertenti. A dire il vero alcune non le comprendiamo e cerchiamo, spesso invano, di farcele spiegare.

Come quella che il PD, sorto dalle ceneri dei DS, a loro volta eredi del PCI, hanno deciso di fare marcia indietro e tornare al brodo primordiale. Insomma si vocifera che, il segretario del PD è contrario alle primarie. “ Troppe frammentazioni! Troppi candidati”. Come se la pluralità non significhi soprattutto democrazia.

Ed ecco quindi, dopo aver dato il benservito all’attuale sindaco Giovanni Paniccia, candidare a sorpresa, una vecchia conoscenza della “Sinistra zagarolese“, quel dott. Lorenzo Piazzai ( Veterinario ), sponsorizzato anche dallo zoccolo duro dei nostalgici.

Ne è la riprova, almeno secondo voci di piazza, che durante le europee e le regionali abbia fatto propaganda per il Tsipras, il movimento Panellenico sostenuto in Italia dalla coalizione elettorale L’Altra Europa con Tsipras, più conosciuta come Lista Tsipras, sostenuta a sua volta, da Azione Civile, da SEL, da Rifondazione Comunistae da altre formazioni come il Partito Pirata, i Verdi del Sudtirolo/Alto Adige e altre organizzazioni della sinistra. Se così fosse, allora si ritornerà alla politica degli anni settanta. Quando furoreggiavano Peppone e Don Camillo.

State tranquilli che in molti, anche se abituati ad obbedire, questa volta non ci stanno e già preannunciano discese in campo di vecchie glorie, decise a candidare le nuove generazioni, ancora non coinvolte se non per le famiglie che rappresentano.

  • Che decisione prenderanno i  Calzoletti?

  • Con chi andranno i vari Bonini,  Marco e tutto il clan Panzironi?

Sicuramente cercheranno di mettere in cattiva luce certe scelte. C’è poi la triplice alleanza formata da Colabucci, Vernini e Michelino Conti che vogliono essere ancora protagonisti della politica zagarolese. Esponenti questi di un Centro che si rifà alla vecchia Democrazia Cristiana.

Queste le prime tre coalizioni che scenderanno in campo poi c’è anche l’incognita di M5S, di cui si saprà soltanto alla presentazione delle liste ufficiali. Già circolano alcuni nomi di tutto rispetto, conosciuti e stimati a Zagarolo. Si è infatti corretto il tiro. Non si vogliono fare errori come a Palestrina e San Cesareo dove si sono presentati candidati non certo conosciuti e di spessore nelle due comuntà cittadine andando a fare un buco nell’acqua.

Insomma 4 liste in forse! L’unica sicura è la quinta quella che strizza l’occhio a Valle Martella, stanca di sentirsi colonia e non territorio comunale, Una coalizione di tutto rispetto pronta a dare battaglia che presenta Aniello Nunziata, quel comandante della Polizia Locale in rotta, anni fa, proprio con l’attuale Giunta Paniccia.  Sempre che non torni alla ribalta un accordo tra i vicerè Saracini e Bonamoneta che farebbe saltare il banco.

Come vedete non ho sfiorato i santi. Anche al catechismo mi è stato insegnato di non nominare il nome del Signore invano. Quindi per adesso non ne parlo, il suo silenzio è costellato da tanti significati.  “Scusate ho altro a cui pensare!” “ Fate pure tanto dovete tutti venire a Canossa” oppure “ Avanti così che state abboccando”.

Questa la situazione attuale in attesa di evoluzione. Un quadro che potrebbe cambiare da un momento all’altro se si decidesse di fare quelle auspicate Primarie. Una decisione che deve essere presa proprio da Leodori e dal senatore di zona Bruno Astorre, salvo poi non ritrovarsi impegnati h24 per campagne elettorali ben più dure visto il terremoto romano!

Antonio Gamboni

 

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