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Sarà probabilmente l’evento più importante dell’anno per la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Il prossimo sabato 16 maggio allo stadio delle “Tre Fontane” a Roma si terrà l’incontro internazionale tra la Nazionale italiana di rugby a 13 e la celebre formazione di Bara (British Asian Rugby Association), fondata da una legenda del Rugby League come Ikram Butt. L’impegno organizzativo messo in campo dalla Firfl è enorme anche perché si tratterà di un’intera giornata all’insegna della palla ovale, con appuntamenti sportivi e non dalla mattina fino a tarda notte. Ci saranno un concentramento di mini-rugby, un torneo Old e uno femminile, una dimostrazione Under 6 e l’evento clou dell’incontro tra l’Italia e Bara previsto alle ore 17. Al termine del match musica e tanta birra per festeggiare tutti insieme. Ma il 16 maggio non sarà solo una giornata di sport, anzi. Il senso più profondo che la Firfl e Bara hanno voluto dare all’appuntamento è quello di carattere sociale sostenendo con forza la campagna del “fiocco bianco” (“white ribbon”), quella contro la violenza sulle donne, e mettendo in palio un trofeo che porterà proprio questo nome. A tal proposito, nei giorni scorsi, il segretario generale della Federazione Italiana Rugby Football League Pierluigi Gentile ha incontrato in una delle palestre più importanti per il crossfit capitolino (la “23 Revolution” di piazza Antonio Baldini a Roma) l’attore Simon Grechi, che è stato investito del ruolo di primo ambasciatore della campagna “White Ribbon Italia” sposata dalla Firfl. «Simon ha dimostrato che il suo vecchio cuore da rugbysta (fu giocatore della Rugby Roma da giovane, ndr), impegnato e attento al sociale, batte sempre forte e ci ha promesso che farà di tutto per essere padrino e presente all’appuntamento del “White Ribbon Trophy”» ha dichiarato Gentile a margine dell’incontro con l’attore. Oltre al forte sostegno del progetto “White Ribbon” la partita sottolinea simbolicamente l’importanza dell’integrazione tra i popoli, visto questo particolare momento storico. La Firfl e Bara credono fermamente che, anche grazie allo sport, certe barriere si possono tranquillamente superare.

simon grechi (a dx) e il segr generale firfl gentile

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