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GIAN MARCO CIAMPA E LA DOLCE QUITAR

Premettiamo che all’Auditorium di San Cesareo, venerdì 12 maggio, si è esibita una stella di prima grandezza. Gian Marco Ciampa non è un artista che deve farsi ancora strada, perchè di strada, a soli 26 anni, ne ha fatta già tanta. E’ stato in molti paesi del mondo, perfino nella lontana Australia. Ogni genere di pubblico gli ha riconosciuto puntualmente il valore che ha.

Con la chitarra Gian Marco Ciampa è un vero asso. E’ la voce della sua anima, della sua passione per la musica e del suo naturale talento.

Venerdì sera, prima di lui, sul palco hanno “riscaldato” l’ambiente le “Entrée”: Alessia Nepi con il suo flauto, accompagnata al pianoforte dal Maestro Stefano Notarangelo e, tanto per stare nel tema delle chitarre, Daniele Di Giovambattista. Daniele si è formato alla scuola del M° Maurizio Tisei. Ora prosegue gli studi al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Questa è la sua seconda presenza nel corso della stagione concertistica.

Il “ Recital” di Gian Marco Ciampa praticamente non ha avuto storia. Solo incanto, sogno e godimento ad ogni sua interpretazione dei vari autori in programma: da Joaquin Malats a Heitor Villa-Lobos, da Francisco Tarrega aa Augustin Barrios, da Mario Castelnuovo Tedesco a Leo Brouwer. Il più apprezzato di tutti il brano di Francisco Tarrega “Fantasia sui temi de La Traviata”. Aria di casa nostra, insomma.

   Nel breve intervallo dello spettacolo il giovane attore Gianluca Dante ha recitato un passo di Pier Paolo Pasolini in romanesco. Molto divertente.

Alla ripresa il pubblico, che in queste serate non è assolutamente diminuito, ma è stato costante, molto interessato, partecipe e anche, se non di molto cresciuto, ammaliato dalle precedenti melodie di Gian Marco Ciampa, ha vissuto alla grande il finale con gli indiscutibili e universali successi della musica spagnola.

Sempre al loro posto ed efficienti i ragazzi incaricati del buon andamento delle serate della stagione concertistica 2017. Al prossimo appuntamento, venerdì 26 maggio, sarà di scena il Quartetto Pessoa con “Film & Tango”. Facile la previsione. Più che spettacolare il boom finale. Lo conferma la continua “escalation” degli artisti che si sono esibiti nei precedenti concerti. Indovinata la loro scelta.

Pino Pompilio

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