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SAN CESAREO DOMENICA 29 SETTEMBRE DONAZIONE DO.SA.VO. UN’ABBONDANTE VENDEMMIA DI SANGUE. 101 SACCHE UNA LUNGA FILA DI DONATORI FINO AD OLTRE IL MEZZODI’ Domenica, 29 settembre, un giorno speciale. A San Cesareo si celebrava la 51^ Mostra dell’Uva e dei Prodotti Tipici Locali. Anche i donatori, simili ai vendemmiatori, si sono presentati numerosi al Centro Anziani. Loro non hanno staccato grappoli d’uva , ma, al contrario, hanno donato sangue. Il loro sangue serve ed è vita per quanti ne hanno urgente ed estremo bisogno. E’ di qualche giorno fa la notizia di una donna, che, in osservanza dei comandamenti della sua religione, ha rifiutato la trasfusione di sangue ed ha cessato di vivere. Poteva, invece, vivere ancora e superare l’impasse del grave momento clinico. Il sangue dei donatori è un vino miracoloso. Chi lo prende, generalmente, continua serenamente il suo cammino su questa terra. Consapevoli di questo, i volontari della Do.Sa.Vo. non hanno alcuna esitazione nel venire a donare. Non vedono l’ora. Il loro incontro, il giorno che non ci sono ostacoli per offrire il loro dono, si trasforma in una festa. Non abbiamo visto mai nessuno in lacrime. Ci si abbraccia, si è contenti nel vedere gli amici, si sta insieme, si conversa, si prende qualcosa di buono e si è felici. Domenica è successo qualcosa al di fuori del comune. Molti giovani, appena raggiunta la maggiore età, hanno fatto a gara per mostrare il loro coraggio ed il loro entusiasmo e insieme agli altri volontari hanno formato un’interminabile ed inaspettata fila. Il Dott. Pierpaolo Berti, responsabile della raccolta, si è dato un gran da fare, coadiuvato dai dottori per le visite mediche e dal personale infermieristico e di assistenza nel corso delle operazioni. Chi non ha mai assistito ad operazioni del genere non sa che cosa si prova. Una sensazione appagante, che ridona la fiducia negli uomini. Che vendemmia c’è stata! Una raccolta eccezionale! 101 sacche costituiscono una sicurezza e una garanzia per le schiere, ahimé più numerose, di quelli che aspettano questo dono. Pino Pompilio

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