Sharing is caring!

Una tregua armata tra Comitato e Amministrazione

12998628_988688651166156_5035451872875674322_n

Un Consiglio Comunale straordinario sui generis quello che si è svolto martedì scorso a San Cesareo. Un solo punto all’ordine del giorno “Questione forni crematori”. Al veder apparire il sindaco Pietro Panzironi da un balcone, la mente per chi è anziano, è tornata indietro al Ventennio fascista, quando Lui si affacciava da Piazza Venezia per comunicare le decisioni che aveva adottato, senza interpellare nessuno.

Si è subito compreso che le cose stavano andando per il verso giusto. Ognuna delle parti aveva smorzato i toni e si andava incontro ad una tregua ma non alla fine della battaglia che il Comitato contro i forni crematori aveva intrapreso.

“I lavori verranno sospesi” questa la decisione del sindaco Pietro Panzironi. Una dichiarazione che ha certamente sbollito gli animi ma che non può certamente fare marcia indietro a delle decisioni che l’Amministrazione aveva assunto già nel 2011 (qualcuno dice addirittura molti anni prima) quando si è deciso di costruire il cimitero a San Cesareo.

Decisiva alla sospensione dei lavori la dichiarazione del tecnico chiamato dal Comitato. Il prof. Andretta ha spiegato benissimo la situazione. Tutto può essere pericoloso se non ci si attiene alle norme. Quindi si può benissimo andare avanti ma con certe garanzie e certi controlli che vanno fatti. Del resto ha anche detto “le marmitte catalitiche sono state inventate per ridurre l’inquinamento dei motori a scoppio. Ma se i filtri non vengono sostituiti periodicamente, cosa che pochi fanno, risultano più dannose di come non ci fossero”.

12961562_10209428489938489_4661050934762693595_n

Ed è quello che noi de La Notizia2 andiamo dicendo da tempo. Non si può fermare qualcosa di cui si sente la necessità ma occorre avere tutte le garanzie possibili che non faccia male alla nostra salute che deve già combattere contro un progresso che ci sta facendo contrarre malattie che prima non conoscevamo.

Non vogliamo essere le solite Cassandre ma sarebbe bene che qualcuno dell’Arpa Lazio o dell’Asl facesse un monitoraggio per vedere da cosa dipendono certi aumenti di malattie invalidanti. Basti pensare quanti nuovi ammalati di tiroide ed agli aumenti di tumori si stanno verificando nella nostra zona in questi ultimi anni.

Comunque speriamo che la tregua duri e che il tavolo di lavoro promesso dal Sindaco possa arrivare ad una conclusione che da una parte assicuri la non nocività del forno crematorio ma che dall’altra eviti a chi ha deciso di farsi cremare, attese lunghe e trasferte a centinaia di kilometri per avere le cenere dei propri cari.

Antonio Gamboni

 

 

 

 

 

 

Comments

comments