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Martedì, 13 giugno, è stato Sant’Antonio, un Santo di tutto rispetto nelle tradizioni di San Cesareo. Domenica 18 il Corpus Domini. Altro evento religioso di grande rilievo. Due processioni nel giro di soli cinque giorni. Non si sono viste oceaniche folle al loro seguito, ma chi ha partecipato lo ha fatto con devozione e con fede.

Per Sant’Antonio non si è andato oltre il semplice aspetto religioso. Niente spari e fuochi d’artificio, niente illuminazione, banda, giostre, fiere, bancarelle e spettacoli musicali. Solo un piccolo stand gastronomico gestito dal Comitato Sant’Antonio. La parrocchia, il Comitato e il Comune, con il suo patrocinio, sono stati i soli artefici della tradizionale ricorrenza.

Le radici della devozione per Sant’Antonio sono apparse vigorose e ben ramificate nell’anima dei Sancesaresi.

Così è stato anche per il Corpus Domini. In più, dall’uscita della chiesa fino al centro della piazza Giulio Cesare, l’infiorata. Ogni anno l’infiorata è un vero capolavoro dei ragazzi della parrocchia insieme a tanti volontari. Il soggetto rappresentato è stato un albero, l’albero della vita. Cristo è la via, la verità e la vita e domenica 18 lo si è portato in trionfo e in adorazione per le strade del paese.

                                                                                                Pino Pompilio

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