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4 LUGLIO 2025
SAN CESAREO ONORA ROBERTO SUTERA, L’ EROICO CARABINIERE CADUTO NELL’ ADEMPIMENTO DEL SUO DOVERE. L’ ARMA CONTINUA
IMPERTERRITA AD ESSERE FEDELE AL SUO IMPEGNO: “COSTI QUEL CHE COSTI” OGGI PIÙ CHE MAI

 A18 anni si diventa maggiorenni, cioè si è autonomi e indipendenti. Anche ciò che ha compiuto Roberto Sutera quel mattino presto del 4 luglio del 2007 oggi raggiunge la maggiore età. Diventa un fatto storico di notevole rilevanza.
 Non si perde la vita così, a caso, ma svolgendo fino in fondo la propria missione di autentico militante dell' Arma dei Carabinieri.

Non sempre chi è inseguito a perdere la vita, la perde anche chi insegue.
Roberto Sutera, Medaglia d’oro al Valor dell’ Arma, e’volato via verso mondi che accolgono personaggi così convinti della propria missione su questa terra da dare la vita in cambio di nulla.
È proprio qui il loro valore: donare agli altri se stessi fino all’ estremo sacrificio.
Il Cristo in questo non ha uguali.
Anche chi gli si avvicina merita un riconoscimento ad essere esempio trainante di prosieguo in un’ esistenza sicura, libera e felice.
Il compito dell’ uomo sulla terra non è quello di fare una semplice passeggiata, di servirsi degli altri o, peggio ancora, di usarli e di buttarli via a proprio piacimento. Sempre il Cristo ha comandato di amare il prossimo, non di perseguitarlo.
Venerdì 4 luglio 2025 San Cesareo ha celebrato i 18 anni del sacrificio di Sutera. Questa volta a maggior ragione, visto ciò che si sta verificando nei confronti non solo dei Carabinieri, ma di tutte le Forze dell’ Ordine e di quanti si battono per assicurare ordine, giustizia e prosperità al nostro paese.
L’ Italia è lacerata, incapace di rispettare tradizioni, leggi e comportamenti civili tanto da premiare i colpevoli e mettere sotto processo coloro che si danno da fare, costi quel che costi, per vivere in pace, in armonia, liberi e prodighi verso chi ha bisogno del sostegno del proprio simile.
Roberto Sutera non è scomparso, non è stato dimenticato, né ignorato, ma è più che mai vivo non solo tra i colleghi, ma tra la gente di San Cesareo e di tutto il vicinato. Gli è stato dedicato un monumento nel cortile della Caserma in cui prestava servizio e alla stessa Caserma gli è stato dato il suo nome.
È cresciuto in fretta il nostro eroe, che è ancora è in grado di fare grandi cose, come quella di ridare dignità, fiducia e, soprattutto, credibilità ai propri colleghi, senza aspettare che facciano la fine di Roberto Sutera.
Commossa, San Cesareo, oggi gli ha tributato gli onori,
che si e ambiente meritato.
Nessuno è mancato all’ appello.
C’ erano tutti.

                    Pino Pompilio

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