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SAN CESAREO ALTRO CHE MOLTIPLICAZIONI DI PANI E PESCI ORA SI MOLTIPLICANO LISTE PER LA CORSA AL COMUNE

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci si ripete a San Cesareo. Questa volta, però, a moltiplicarsi sono le liste elettorali. C’è la corsa per concorrere al governo della città. Finora sono cinque: lista del PCI con Valentina Faraone, lista della Lega con Gianluca Tocci, lista del M5S con il candidato sindaco ancora sconosciuto, lista civica con Alessandra Sabelli e quella con Massimo Mattogno.

A far scattare il meccanismo della corsa all’oro i risultati, non tanto a sorpresa, delle politiche e delle regionali del 4 marzo, che hanno visto, come primi della classe, il M5S e la Lega. I pentastellati ed i leghisti locali, galvanizzati dal successo, profittano della ghiotta occasione per occupare la prima poltrona al Comune e le undici della maggioranza.

L’unico fattore positivo di tutta questa giostra è la voglia matta degli elettori di cambiamenti. Le vecchie forze politiche stanno pagando il conto del loro persistere su metodi in cui credono ancora. Democristiani, comunisti, radicali, fascisti e tutto il resto delle vecchie impalcature hanno fatto il loro tempo. Non ci sono più le ragioni per cui sono nati.

La guerra fredda è finita da un pezzo, come anche l’era dell’industrializzazione e del boom economico, motivo per cui la grande democrazia, se non vuole dare spazio e forza a regimi salva popolo, si riorganizzi con altre regole, nomi e obiettivi. Ritornare alla vecchia vaporiera con gli attuali sfreccianti “Italo” è pura estemporaneità.

San Cesareo è ora ad un bivio: che strada prendere?  Quella vecchia o una nuova?  Sarebbe meglio una   nuova, perché quella vecchia è proprio vecchia. E’ inutile rattoppare buche, come quelle che hanno creato notevoli disagi e danni a persone, alla viabilità e a tanti mezzi nei giorni micidiali di Burian. Vedi, per esempio, la strada di via Valle di Casa Romana da anni sedotta, abbandonata è diventata un pericoloso letto di un lago.

Cinque liste sono troppe. Quanti voti potrà prendere la vincente? Gli elettori a San Cesareo, visti gli ultimi dati, sono poco più di undicimila, che, divisi per cinque, darebbero, in teoria, più di duemila voti a ciascuna lista. Inoltre,  meno quelli che non vanno a votare, meno le schede nulle e bianche, la percentuale scende a circa milleseicento.

Con quanti voti potrebbe farcela quella che governerà il paese per i prossimi cinque anni? Duemila? Forse tremila? E’ sempre una forte minoranza rispetto anche a quelli che sono soliti andare a votare. Almeno un  paio di liste non potrebbero, a questo punto, associarsi e ridurre così a una sorta di triangolare la sfida? Lo potrebbero fare il M5S e la Lega, mentre il PCI potrebbe confluire in quella civica.

Vincitori e vinti delle politiche e delle regionali avrebbero pari opportunità. La lista di Massimo Mattogno darebbe spazio ai “conservatori”, mentre quella civica di Alessandra Sabelli a chi vuol cambiare senza troppo rischiare e quella della Lega-M5S a coloro che amano avventurarsi su nuovi percorsi.

Questa scommessa potrebbe funzionare. I cittadini sarebbero meno incerti e i vincitori muoversi con più autorevolezza e con un sostanzioso sostegno degli elettori.

 

Pino Pompilio

 

 

 

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