SCUOLA PER ILARIA : UNA STORIA INFINITA
Non so se è un male solo italiano. Sta di fatto che quando non si hanno risposte precise o non si vogliono prendere decisioni, si da sempre colpa alla burocrazia. Ma cos’è la burocrazia?
Per burocrazia (dal francese bureau (“ufficio”) connesso al greco krátos (“potere”)) si intende l’organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità e impersonalità.
Impersonalità! Ecco proprio di questa volevo parlare riguardo il caso della piccola Ilaria che attende da 7 anni la costruzione di una scuola a lei intitolata.
A nulla sono valse le proteste che i genitori, e noi dell’informazione locale, stiamo portando avanti da anni. C’è qualcuno addirittura (anche se noi abbiamo i nostri dubbi!) che si sta giocando la carriera per mantenere la parola data in questi anni. Il sindaco Giovanni Paniccia, in più di una volta ha dichiarato che entro la fine del suo mandato vuole che tutto sia superato e che se la questione non si risolve, lui sta pensando di non ricandidarsi. Certo non dipende da lui ma una sua protesta presso gli organi regionali sortirebbe i sui effetti.
Ricevuta la petizione che abbiamo lanciato, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On.le Graziano Delrio, ha chiesto spiegazioni riguardanti la vicenda della scuola al nostro sindaco, “cosa che noi genitori da anni chiediamo – ci riferisce il padre – e come scusa ci viene sempre detto che purtroppo la burocrazia ecc…. vorrei sapere dal sindaco Paniccia che cosa ha risposto! Ci aveva promesso che ci avrebbe girato la risposta inviata al On.le Delrio. Stiamo ancora aspettando. Fino ad oggi noi non abbiamo ricevuto nulla di ufficiale e tanto meno il famoso crono programma che Daniele Leodori, il giorno della contestazione (festa del PD) disse che al massimo lunedì 22 settembre ci avrebbero dato! E’ passato quasi un mese e né lui né l’assessore ai lavori pubblici Antonella Bonamoneta si sono fatti più vivi. Voglio anche sottolineare che questa è solo una delle tante promesse fatte e non mantenute… ricordo a queste persone che la scuola che bisogna costruire è per il paese e per i cittadini di Zagarolo. Il finanziamento della Regione c’è, sono ben 4 milioni e 600 mila euro, finanziamento che noi personalmente abbiamo pagato molto caro. Io e la mia famiglia andiamo avanti e aspettiamo fino al 20 ottobre come accordo preso con il sindaco Giovanni Paniccia poi vedremo se andare direttamente alla Regione Lazio a chiedere spiegazione, tra l’altro anche loro precedentemente mi hanno contattato dicendomi che mi avrebbero fatto sapere….”
Ma cos’è che blocca tutto in Regione? E’ questo che in molti si chiedono. La questione doveva risolversi già da un paio d’ anni da quando cioè la ditta Anemone (al centro di numerosi scandali che hanno coinvolto la ricostruzione per i danni provocati dal terremoto de l’Aquila), ha vinto il ricorso presentato al Tar del Lazio dalla soc. Italwork Consorzio a r.l., seconda in graduatoria nella gara d’appalto della costruzione della Scuola di Zagarolo. Il Tar, infatti ha respinto il ricorso e ha dichiarato improcedibile il ricorso stesso.
Ed allora che si aspetta? Non è che si ha paura di dire che i 4 milioni e 600 mila euro stanziati dalla Regione hanno preso il volo in altre direzioni? Non è per caso che nessuno vuole dare l’avvio all’opera per paura di essere accomunato a certi scandali? Non è che la cosiddetta burocrazia se la sta prendendo comoda? Questi sono gli interrogativi che i genitori della piccola Ilaria, ma anche tutti noi vorremmo, chiedono di mettere una volta per tutte la parola fine. Anche perché Zagarolo ha 2 consiglieri Regionali, Daniele Leodori e Piero Petrassi, perché non affrontano la questione e ci mettono la faccia? Oltretutto in primavera si voterà per il rinnovo del Consiglio Comunale, quale miglior biglietto da visita da presentare per chiedere il voto?
Antonio Gamboni