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Riceviamo e pubblichiamo:

Zagarolo - veduta aerea (Foto: Antonio Gamboni)
Zagarolo – veduta aerea (Foto: Antonio Gamboni)

Lettera aperta al sindaco dott. Piazzai

Egregio sig. Sindaco,

premesso il mio affetto per Zagarolo, debbo purtroppo registrare la morte dello stesso, dovuta al governo, o meglio non governo del partito da Lei rappresentato con alternanze trasversali a livello locale e Nazionale.

L’ultimo esempio di quanto vado affermando riguardo le difficoltà di sentirsi bene a Zagarolo è quanto capitatomi il 13.05.2015, mentre ero per visita dal Dr. Salvi. Non volendo certamente esserci contestazione all’operato  di colui che dopo la scadenza del Ticket di 20 minuti mi affibbiava una sanzione di € 17,50, fermo restando che quanto scritto dallo stesso, era in piena legittimità e corrispondente alle direttive dell’organo politico di questo Comune, sanata puntualmente il giorno dopo.

Difatti, dopo tale accaduto, l’unica cosa che mi è restata da fare, è stata quella di cambiare medico recarsi dopo tanti anni in luogo dove oltre al danno, si fa per dire, non si debba subire anche la beffa.

Il racconto di questo elemento, in maniera pacata, vuole essere solo la riflessione su quanto di negativo si è prodotto negli anni a Zagarolo per renderlo svuotato e con la piccola economia in affanno, costretta in molti casi a trasferirsi fuori Zagarolo o altrove.

Solo alcuni esempi a certificazione di quanto vado affermando:

L’unico PRG che da il via ad un minimo di programmazione urbanistica risale alla sua adozione nel 1978, per tornare approvato nel 1982, gestendo addirittura l’Urbanistica dell’ex frazione di San Cesareo ancora con quel Piano, la quale va avanti a colpi di varianti speciali per amici e compari.

L’acquisto di Palazzo Rospigliosi, fu uno dei tanti fatti che qualificò Zagarolo e la Giunta dell’epoca a guida Comunista, il quale, se si fosse dato corso a quanto affermò  Giulio Carlo Argan in occasione dell’inaugurazione, oggi sarebbe una grande risorsa economica oltre che culturale e di arrivo di migliaia di cittadini provenienti da altri luoghi, invece si è fatto tutto il contrario o tutt’altro.

Anzi, conferma della grande confusione, cito la dichiarazione di un cittadino storico di Zagarolo mentre uscivo dal Comune per recarmi a casa, il quale con una battuta da il senso esatto alla mancanza di idee delle future Amministrazioni: “tè, i po, e mo che ci facete co su cosu?” (riferito al Palazzo)

Il risanamento delle Vallate, che, rammento vi furono trovati fino a due metri di immondizia accumulati negli anni e fogne a cielo aperto.

Delegazione Comunale, oggi sede del nuovo Comune di San Cesareo.

Scuola Materna Comunale a San Cesareo, mentre oggi, le necessarie altre aule sono allocate in prefabbricati posti davanti la Villetta ove ha sede la Scuola Media, scuola questa necessitante di una nuova struttura con caratteristiche moderne, per la quale se ne è iniziata l’edificazione  da oltre dieci anni, rimanendo attualmente solo una struttura cementizia in stato di abbandono.

Per non parlare del debito dovuto pagare al Comune di San Cesareo del modico importo di € 1.700.000, per il solo fatto che il Comune di Zagarolo al TAR non si sia costituito in giudizio, quindi condannato in contumacia.

Senza voler continuare nell’elenco, mi fermo citando la divisione del Comune in due, ove per puro calcolo di gestione del potere attraverso inciuci di varia natura si è perseverato anche con questo scempio.

Basti pensare che in quel momento i casi simili a cui il TAR non aveva concesso la sospensiva erano due, quello di Marino e Zagarolo, con una sola differenza: il Comune di Marino propose ricorso al Consiglio di Stato, vincendolo e tornando ad essere unico Comune, mentre il Comune di Zagarolo non lo inoltro` e lo lascio` giacere nei cassetti del Comune per pura scelta politica e non di carattere Amministrativo.

Difatti, l’Avv.to Zupo, da me sentito asseriva che l’allora Amministrazione-inciucio non intendeva opporsi, e, volendo lo stesso insistere lo avrebbe potuto fare solo dopo apposito incarico di Giunta mai dato, caso questo che sicuramente, dopo la sentenza su Marino, sarebbe stato favorevole al Comune di Zagarolo.

Tali considerazioni solo per fare una breve memoria sui danni perpetrati a questo Comune dalle Giunte anomale a direzione PD per tanti anni, e non ci si venga a dire che Voi siete una Lista Civica, quindi immuni da giudizi di responsabilità, sarebbe da parte Vostra pensare di ignorare la composizione politica dell’attuale Giunta che conferma le precedenti.

Tali dure riflessioni, per chiarezza, per non cadere nel vago, nella retorica e, per fare degli auguri di Buon Lavoro da parte mia, pensando nel contempo di poterli rivolgere anche da parte dei Comunisti, i quali, avendo fatto la sofferta scelta di non presentare la Lista e non dando indicazioni di voto, con grande onestà intellettuale, vogliono avere un confronto con Voi senza pregiudizi o secondi fini, ma, consapevoli di voler fungere da stimolo per il recupero di quella credibilità necessaria di cui Zagarolo ha bisogno e fatta perdere negli anni.

Credo sarà molto difficile recuperare decenni di malgoverno, alla luce del fatto che il partito primo Vostro sostenitore, unitamente ai partiti della coalizione di governo nazionale, escluso il Mov.to 5 Stelle, hanno blindato ferocemente i Comuni  rendendoli non operativi e impossibilitati a dare risposte ai problemi dei cittadini.

I continui tagli ai finanziamenti da parte del Governo, il cappio al collo degli Enti Locali con la imposta rigidità di bilancio, il patto di stabilità e quant’altro, hanno reso gli stessi meri esattori del Governo Centrale, senza che lo Stato provveda al ritorno di quanto incassato dai cittadini dal pagamento delle tasse, e la cosa ancora più grave è quella di averlo addirittura inserito nel dettato Costituzionale.

Egregio Sindaco, noi all’apertura della nostra Sede in Via Calandrelli 6, leghiamo il nostro impegno allo sviluppo di un dibattito forte e costruttivo su questi temi, affinchè la crescita delle conoscenze della nostra città sia basata su fatti concreti e non su slogan vuoti da poter vendere più o meno bene nelle campagne elettorali.

Noi crediamo ad esempio che il Comune debba svolgere un ruolo importante nel rapporto con il Governo Centrale, non più da suddito, ma da protagonista e rappresentante vero dei meno abbienti, ove le esigenze del nostro popolo vengano rispettate.

Secondo il nostro punto di vista, pensiamo che un grande ruolo debba essere svolto all’interno dell’Anci, facendo diventare Zagarolo il punto centrale di un dibattito alto e costruttivo nell’interesse degli Enti Locali e quindi dei nostri cittadini, ridando forza e vigore alla politica con la P maiuscola, quella vera, delle cose da fare, e non delle frasi ad effetto da sbattere sui mezzi di informazione.

Crediamo altresì che il Patto di Stabilità non possa essere ossequiato con sudditanza e obbedienza da parte dei Comuni, perchè gli stessi e quindi i cittadini sono i primi a pagarne il prezzo più alto per la mancata possibilità di realizzare opere e servizi necessari al vivere comune della gente in carne ed ossa, ad esso va posta disobbedienza e quindi sforamento, senza per questo doversi trovare di fronte a penalizzazioni di sorta per averlo fatto.

Avete visto mai che il governo francese o tedesco sia stato penalizzato per averlo fatto?

Insomma, se il dibattito non si eleva più in alto, allora diciamo che ci si limiterà soltanto a fare della normalissima amministrazione che qualsiasi impiegato può fare, e senza la necessità di avere alcun Consiglio Comunale con eletti del popolo.

Lo sappiamo, e` un compito arduo quello che ci proponiamo, ci riusciamo o no, non lo sappiamo, ma nell’interesse della cittadinanza tutta ci vogliamo provare.

Con stima.

                                                                                     Antonio Pisa

 

 

 

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