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Il sindaco Alberto Latini illustra i punti di forza del conto consuntivo 2015 

intervento del sindaco latini in aula

“Facciamo chiarezza sul bilancio consuntivo. Purtroppo, come spesso accade, in politica chi non sa più costruire si limita a demolire quello che fanno gli altri. Lo facciano pure, purché non si utilizzino in modo strumentale quelle che sono delle mezze verità”.

Lo dichiara il sindaco Alberto Latini parlando del conto consuntivo 2015 appena approvato che, pur mantenendo alcune criticità che il Comune di Valmontone si trascina da anni, evidenzia per l’Amministrazione Latini elementi virtuosi.

“Basta leggere la relazione dei revisori dei conti – precisa Latini – per rendersi conto che chi cerca di squalificare quel bilancio lo fa in modo strumentale, non senza una buona dose di malafede. E’ facile prendere spunto dalle raccomandazioni che l’organo di revisione fa nella premessa, giuste e condivisibili ma legate sia a situazioni ereditate dal passato, sia alle difficoltà quotidiane che vivono oggi tutti i comuni. Non a caso le stesse identiche premesse sono state fatte un anno fa nel conto consuntivo 2014, quando però anche chi oggi attacca votò tranquillamente a favore. Trovo quanto meno curioso che, citando i revisori, si ometta di dire che gli stessi concludono la loro relazione affermando: ‘tenuto conto di quanto esposto, rilevato e proposto si attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione e si esprime parere favorevole per l’approvazione del rendiconto 2015‘. Per non parlare del fatto che mi sorprende leggere che chi ha ricoperto un ruolo determinante fino alla fine di agosto, oggi disconosca il proprio lavoro per 8 dei 12 mesi del 2015”.

Entrando nel merito delle criticità, il sindaco Alberto Latini spiega: “Quando nel 2013 siamo stati eletti, il Comune di Valmontone aveva già un’alta anticipazione di cassa. Continua ad essere elevata (3 milioni 195 mila euro al 31 dicembre 2015, circa la metà di quanto fissato dai limiti di legge) sia perché è stato necessario saldare tutti i debiti pregressi, a partire da quello pesantissimo con il Gaia (5 milioni e mezzo di euro!), sia per riuscire a pagare l’ordinario in modo tempestivo. Oggi il Comune di Valmontone paga i fornitori con una media di 56 giorni, ben al di sotto di quanto fanno gran parte dei comuni. Purtroppo è un dato di fatto che, per i comuni, i flussi di entrata sono più lenti di quelli in uscita: nel nostro caso la scelta politica sta nel garantire liquidità all’Ente per non mandare in sofferenza le aziende e, non di meno, evitare contenziosi al Comune per tardivi o mancati pagamenti. Una scelta che sostengo con vanto!”.

Sull’evasione tributaria il sindaco Latini precisa che “la lotta all’evasione è un settore su cui siamo costantemente impegnati. Abbiamo fatto un milione di euro di nuovi accertamenti per il 2015 e abbiamo incassato 300 mila euro degli anni precedenti. Anche nei confronti del parco abbiamo chiuso una transazione, senza rinunciare a nulla, che li vede impegnati, con tanto di polizza fideiussoria a garanzia, a mettersi a regime sul corrente e a pagare in tre anni il milione e 700 mila euro che ci dovevano, oltre gli interessi”. “Per quanto riguarda i presunti affitti non riscossi sugli immobili comunali – conclude Latini – va detto che ad aprile abbiamo chiuso con la farmacia comunale (con atto transattivo sono entrati i canoni di locazione del periodo 2012/2015 e regolarizzati i pagamenti fino alla scadenza del contratto). Si è provveduto inoltre a riscuotere il pagamento per il canone di concessione delle terre gravate da uso civico ed avviati i procedimenti per la riscossione dei canoni di locazione”.

“Insomma – conclude il sindaco – al di là delle chiacchiere sono molto soddisfatto del grandissimo lavoro che stiamo facendo di risanamento dei debiti del passato, di snellimento e velocizzazione nei pagamenti delle ditte, delle azioni di recupero portate avanti con efficacia e, parlando del bilancio appena approvato, di un conto consuntivo 2015 che si chiude con un risultato di amministrazione positivo di circa 10 mila euro. Tutto ciò nonostante l’Ente, nell’anno 2015, abbia accantonato e, quindi recuperato, una somma di circa 304 mila euro derivante dal riaccertamento straordinario dei residui riguardante gli anni precedenti. Se a qualcuno tutto ciò non piace, è facile immaginarne il motivo”. 

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