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casa saluteDa qualche mese, dietro segnalazioni di alcuni lettori, stiamo seguendo le vicende del servizio di medicina legale che serve tutto il territorio prenestino da Zagarolo a Gallicano, passando per Palestrina dove sussistono gli uffici principali della ASL RMG.

Qualche settimana prima dell’inaugurazione della Casa della Salute (qui l’articolo che facemmo), insieme al Consigliere Comunale di Palestrina Andrea Saladino, (il quale, in seguito, ha raccolto una documentazione ufficiale al riguardo con interrogazioni a livello di Consiglio Regionale),  abbiamo effettuato un sopralluogo presso la struttura dell’ex Ospedale San Giovanni Battista trovando una situazione indescrivibile, indecente per il servizio a cui è preposta, e già allora cominciammo a denunciare un certo tipo di carenze anche con documentazione fotografica.

Le cose, poi, sono passate in sordina poiché si sperava che con l’apertura (è aperta? non ci sembra) della Casa della Salute le cose tornassero ad una possibile normalità, anche sulla base di quanto a noi comunicato in quella sede da chi ha curato i lavori di ristrutturazione dello stabile dove ha sede la Casa stessa.

Su nostra (mia e di Andrea Saladino) specifica domanda, infatti, ci fu detto che la sistemazione di medicina legale e del consultorio presso l’ex Ospedale era temporanea e che non appena fosse funzionante la struttura che si stava inaugurando (di lì a qualche giorno a detta sua) tutti i servizi sarebbero stati riportati all’ex De Amicis e sarebbero iniziati i lavori di ristrutturazione dell’ex Ospedale per renderlo usufruibile a norma di legge.

A quanto pare, a tutt’oggi le cose, invece, persistono in una situazione di indecenza e di presa in giro della cittadinanza, in quanto non è funzionante nemmeno la Casa della Salute.

Ma andiamo per gradi.

Ricordiamo che presso il servizio di medicina legale si effettuano visite di idoneità per la patente, certificazioni per maternità e gravidanze a rischio, oltre che tutte le pratiche per invalidità. Sembra logico, quindi, che una struttura preposta a questo servizio non debba presentare assolutamente barriere architettoniche ed un certo grado di sicurezza.

Nel sopralluogo che qualche mese fa io e Andrea Saladino abbiamo effettuato, abbiamo appurato, invece, che a causa delle precarie condizioni della struttura la ricettività di utenza per il servizio di certificati per la patente e per le gravidanze è di più o meno 10 persone al giorno, quando dovrebbe essere molto più fruibile.

Due giorni a settimana c’è la commissione per le visite o certificazioni relativi alla disabilità tipo: visite per la concessione di contrassegni per parcheggio disabili, per l’accertamento e la concessione dell’invalidità civile, certificati per pratiche legali, per la legge 104, per il lavoro.

Il servizio c’è di martedi e mercoledi dalle h. 10.00 h. 12.00 con una ricezione di massimo 20 pazienti al giorno e conseguente lista d’attesa (fino a poco tempo fa il servizio cominciava prima e si ricevevano almeno 30 pazienti al giorno).

Per la protesica l’utenza è di più o meno 4000 pazienti l’anno, per medicina fiscale al momento il servizio è part time per circa 30 visite a settimana.

Con lo spostamento dei locali adibiti a questo servizio ci sono una serie di disagi non indifferenti.

1 ) Considerato che il 99% dell’utenza che usufruisce del servizio è disabile più o meno grave (persone con limiti alla deambulazione fino ai malati di SLA, quindi con disabilità gravissime e totali) la locazione al 2° piano con un ascensore fatiscente e spesso inutilizzabile rende quasi impossibile accedere ai locali.

2) la mancanza di adeguato parcheggio rende necessaria la presenza di almeno altre due persone ad accompagnare l’utente non deambulante o deambulante con ausili (uno che lo accompagni fisicamente e l’altro che porti la macchina al parcheggio mentre l’utente accede ai locali) e al paziente si rende necessario anche reperire persone disponibili all’accompagno, se poi bisogna anche portarlo a spalle sulle scale per due piani allora si devono trovare persone abbastanza prestanti da poterlo fare.

3) l’ambulatorio adibito alle visite per le gravidanze a rischio è sul pianerottolo e la sala d’attesa per le utenti (ribadiamo con gravidanza a rischio) consiste nei gradini delle scale, gli spazi consentiti dall’apertura della porta di suddetto ambulatorio sono insufficienti per una gravidanza avanzata e l’ambulatorio stesso è di dimensioni limitate.

4) il bagno per l’utenza in attesa è inagibile per persone non deambulanti o con deambulanza limitata (a 20 cm di distanza dalla porta ingresso ostruito dalla vasca da bagno, non ci sono maniglioni e anche i sanitari sono non adeguati. Una paziente in sedia a rotelle si è fatta pipì addosso mentre era in attesa della visita perché non poteva usare il bagno, oltre al danno dell’invalidità anche la beffa e la presa in giro delle istituzioni)

5) non esistono più gli sportelli, ma alcuni servizi sono prestati in una unica stanza con più scrivanie (una per ogni servizio) quindi abolita qualsiasi privacy.

6) la sala d’attesa per la protesica è un corridoio stretto che probabilmente una volta era un bagno dato che ancora sussiste uno scaldabagno appeso al muro che potrebbe da un momento all’altro cadere sulla testa dei pazienti in attesa o (come successo in un altro piano dell’edificio) perdere acqua.

7) tale corridoio termina con la porta che funziona come uscita di emergenza e che da l’accesso alla scala antincendio. Scala che non ha un minimo di protezione laterale ed è a oltre 200 mt di altezza. Essendo una porta di emergenza resta sempre aperta e nel caso in cui un bambino dovesse sfuggire alla mamma o papà potrebbe accedervi in un attimo… ma anche un adulto potrebbe farcisi molto male.

8) impiantistica e struttura dell’edificio fatiscente e obsoleta con inadeguate protezioni dei locali inagibili

9) archivio al piano terra in locali poco idonei a questo servizio (comporta che un medico che deve accedere ad una pratica relativa ad un paziente deve lasciare il paziente in sala visite e andare due piani sotto cercare la pratica e risalire … perdita di tempo e disagio per il paziente oltre che rischio di manomissione degli atti)

10) nel vecchio reparto di radiologia dell’ospedale ci sono macchinari inutilizzati da anni lasciati lì a marcire e alla mercè di topi e scarafaggi, accessibili a chiunque voglia accedere a quei locali e probabilmente potrebbero ancora emanare radiazioni. Qui è stata smantellata la protezione contro i raggi (pericolo per chi lavora nello stabile) per riutilizzarla nei nuovi locali presso l’ex De Amicis… protezione vecchia di decenni per macchinari nuovi molto più potenti… basterà???

 

Abbiamo atteso che passasse l’estate nella speranza che la promessa di iniziare i lavori di ristrutturazione dell’ex Ospedale fosse mantenuta, nel frattempo abbiamo monitorato la situazione con Andrea Saladino che ha raccolto documentazione legale da portare in sede regionale come denuncia e a giorni avremmo relazionato dettagliatamente le Istituzioni e la cittadinanza.

Ma qualcuno ci ha preceduto e stamattina è successo quello che era prevedibile succedesse. Il Consigliere Comunale di Zagarolo Giacomo Vernini stamattina era diretto a sbrigare delle commissioni quando è stato fermato da due cittadini infuriati.

Mi hanno dato del colluso con l’Amministrazione di Zagarolo perché nemmeno io ho fatto nulla per la situazione indecente in cui versa il servizio di medicina legale, mi hanno riferito cose incredibili tanto che ho deciso di andare a vedere di persona, raggiunto poco dopo da Paolo Pacifici. Effettivamente ho trovato una situazione vergognosa sia per l’utenza che per le persone che ci lavorano in quella struttura. Al mio arrivo la prima cosa che mi è saltata agli occhi era l’impossibilità di accedere ai bagni. Non vanno bene per i normodotati figuriamoci per una persona non deambulante o con deambulazione limitata. Una signora sulla sedia a rotelle in attesa del suo turno doveva andare in bagno e stava aspettando che il figlio tornasse: era andato a parcheggiare perché nella struttura non ci sono nemmeno i parcheggi per i disabili. Ho aspettato con lei almeno un quarto d’ora ed il figlio non tornava, chissà dove aveva parcheggiato! Mi sono sentito male io per lei.”

“Volevo parlare con un responsabile e sono andato nell’adiacente Casa della Salute e qui ho trovato un’altra situazione incredibile. A parte che molti servizi ancora non sono funzionanti, quelli che ci sono presentano problemi. E’ stato chiuso il corridoio che univa tutte le aree dell’edificio a ferro di cavallo. Ora per andare al CAD (centro assistenza domiciliare per malati e pazienti con difficoltà motorie ndr) bisogna prendere solo le scale, mentre per andare a fare i vaccini o per la fisioterapia ed altri servizi si può usare SOLO l’ascensore. Ho trovato delle signore che dovevano andare a fare un vaccino ma erano arrabbiate perché non sapevano come fare e non potevano prendere l’ascensore. In una struttura pubblica non devono esistere queste cose.”

A quel punto ho chiamato il Direttore Generale della ASL RMG spiegando alla sua segretaria il motivo della chiamata. Lei, anche con tono un po’ scocciato, ha minimizzato la cosa, mi ha detto che il Direttore al momento non c’era ma che mi avrebbe fatto richiamare. Non volendo aspettare e vedendo l’enorme disagio che si vive in quelle strutture ho pensato che dovevo qualcosa ai miei concittadini se non altro per non essere intervenuto prima, quindi ho chiamato i carabinieri perché mi sentivo in dovere di fare in modo che qualcuno ufficializzasse in un rapporto la situazione per poi poter procedere con una denuncia. Così è stato e durante il sopralluogo dei carabinieri mi ha richiamato il Direttore Generale il quale mi ha detto che della situazione non sapeva assolutamente nulla, mi ha garantito che si sarebbe documentato e che mi richiamerà giovedi della prossima settimana. In ogni caso io non aspetterò così tanto e nei prossimi giorni andrò a fare una diffida nei confronti della ASL e agirò in seno all’Amministrazione Comunale per portare alla massima attenzione la situazione.”

Questo quanto ci ha detto il Consigliere Giacomo Vernini sull’accaduto di oggi. Noi sappiamo per certo che non è vero che il Direttore Generale della ASL RMG non sapesse nulla in quanto ci sono altre denunce già in corso da parte di utenti che hanno subito disagi e ci sono anche rapporti dettagliati sulla situazione in cui i dipendenti di quel servizio stanno lavorando…

Quello che ci spiace è che i nostri campanelli d’allarme, suonati già diversi mesi fa, sono stati sottovalutati da chi, invece, avrebbe dovuto drizzare le antenne. Noi continueremo a seguire la vicenda andando a fondo con documenti e testimonianze dirette, come abbiamo sempre fatto.

Gioia Cafaro

 

 

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