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Da una lettrice riceviamo e pubblichiamo

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Spettabile redazione,

ho letto con molto interesse l’articolo sulla Casa della Salute dove vi domandate a chi giova. Non vi reputo così ingenui da non sapere chi muove i fili di certe operazioni!

Mi sbaglio o ci sono in ballo qualcosa come 400.000 euro da parte della Comunità Europea? Soldi che fanno comodo a qualcuno, evidentemente, e che una volta presi non si sa come saranno spesi tanto chi se ne frega se poi, come la maggior parte delle Case dalla Salute, sono destinate a chiudere. Ormai il gruzzoletto se lo sono fatto! Basteranno fino alla prossima elargizione sulla quale mettere le mani.

Non capisco poi perchè spostare la Medicina Legale nel vecchio Ospedale.

Non sarebbe meglio metterci quei 10 letti necessari per quello che dovrebbe essere l’eccellenza della Sanità Regionale? Ho letto anche i commenti di Vittorio Caratelli e della sua denuncia attraverso l’Uraz. Perché non usare quei soldi elargiti dalla Comunità per intervenire su ciò che non funziona, come mostrano le foto che pubbica? Nel suo commento Caratelli dice anche che manca il posteggio. Un falso problema perché basterebbe aprire i cancelli della ex De Amicis per trasformarlo in parcheggio dei mezzi sia degli ambulatori che di coloro che usufruiscono dei servizi offerti dal Distretto Sanitario.

Concludo con il dire che il problema della Medicina Legale mi riguarda da vicino. Ogni anno infatti sono chiamata a visita per un controllo. Concordo quindi con il Direttore Gamboni quando scrive che l’ex ospedale San Giovanni Battista non consente quella certa privacy necessaria a chi è sottoposto a visita ispettiva.

Infatti manca un parcheggio dove far scendere gli ammalati spesso accompagnati da parenti e un posto per l’ ambulanza. Per non parlare poi delle barriere architettoniche che non sono state tutte abbattute.

Vi prego quindi di sensibilizzare l’Opposizione ad essere più vigile nel denunciare, con interrogazioni e mozioni, quello che io definisco l’ennesimo spreco di denaro pubblico.

                                                                                      Lettera firmata

Cara Roberta,

ho scelto la tua lettera tra quelle pervenute in quanto racchiude tutti i problemi di quello che doveva essere il fiore all’occhiello della Giunta Zingaretti. Evidentemente il fiore ha il gambo corto ed è destinato ad appassire. Più giorni passano e più mi rendo conto che stiamo combattendo contro dei veri e propri mulini a vento e, come Don Chisciotte, siamo considerati dei folli destinati a soccombere. E’ da pazzi infatti prendercela con chi muove i fili a Zagarolo. Infatti qualcuno sarcasticamente afferma che a “Zagarolo non si muove foglia che Lui non voglia”. Ed è così! Mi spiace solo che credevo che il vento avrebbe cambiato direzione con l’elezione di Piazzai a Sindaco. Evidentemente ha bisogno di più tempo per “acclimatarsi” o anche lui è allineato ai voleri di chi fa e disfa a proprio piacimento. Ma “Usque tandem abutere patientia nostra” diceva  Cicerone. Frase che facciamo nostra sostituendo Catilina con uno dei componenti della Triade Prenestina!

                                                                                              Antonio Gamboni 

 

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