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Con lui scompare uno degli ultimi pilastri del Museo ferroviario di Colonna.

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Una notizia, quella dell’improvvisa morte di Ennio che è arrivata come un fulmine a ciel sereno: Ennio Arena ci aveva lasciato in punta di piedi. Morto durante il sonno a soli 52 anni!

Io personalmente lo conoscevo, non come titolare della Palestra Evolution Sporting Club ma, attraverso il Museo Ferroviario di Colonna di cui era responsabile, insieme alla sorella Paola, dopo la morte del padre Pino. Ricordo quanti articoli con La Notizia cartacea abbiamo concordato per dare visibilità ad una “creatura” come la ritenevano la famiglia Arena.

La loro fin dall’inizio è stata un’iniziativa che ha trovato interesse specialmente nei giovani che non conoscevano certi mezzi su rotaie dopo la soppressione della linea ferroviaria Roma – Fiuggi. Un successo che li ha convinti a creare una vera e propria fondazione.

In ricordo certamente del nonno Ettore che era stato capostazione. Ma quella dei treni non era la sola sua passione. Era anche membro della HightWay Six Club fondata nel 2004 da un gruppo di collezionisti ed appassionati di veicoli storici militari. Il nome HightWay Six deriva dall’appellativo ironico con cui gli Alleati chiamavano la Strada Statale n. 6 Casilina che dal Sud portava a Roma.

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Questa strada che,come noto era tutt’altro che una Superstrada, divenne la chiave di volta per l’avanzata alleata da Napoli a Roma tra l’autunno del 1943 e l’estate del 1944. Era infatti da poco ritornato dalla Normandia dove insieme ad alcuni veterani hanno ricordato quella famosa data del 6 giugno 1944, quando con il loro sacrificio hanno liberato l’ Europa dalla morsa Nazista. Ma non è solo a Colonna che era conosciuto, paese in cui si svolgevano tutte le sue attività, anche a Frascati dove risiedeva. Alla famiglia dell’amico Ennio le condoglianze e il ricordo mio personale e di tutta la famiglia de La Notizia2.

 

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