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Serrone al fianco di importanti città come Venezia, Bologna, Parma, Napoli, Vicenza. Una citazione di straordinario prestigio, per la mostra permanente del costume teatrale di Serrone, un museo unico nel suo genere, all’interno del volume “Mostrare lo spettacolo. Musei e mostre delle Performing Arts”, il libro scritto da Maria Ida Biggi, docente all’Università di Venezia Ca’ Foscari; Paola Bertolone, docente all’Università di Siena, e Donatella Gavrilovich, ricercatrice in Discipline dello spettacolo all’Università di Roma “Tor Vergata”.

Il libro nasce con l’intenzione, dichiarata dalle autrici, di “valorizzare e trasmettere la conoscenza dello spettacolo come parte integrante del nostro patrimonio culturale”. Lo fa “attraverso l’analisi di metodi, contesti storici e tradizioni, tecniche, teatri, archivi, biblioteche, centri di studi, compagnie, artisti, ricca documentazione di cataloghi, testimonianze, programmi, siti internet e bellissime fotografie, emerge un affascinante excursus nello spettacolo in tutta la sua ricchezza e complessità, arte effimera per eccellenza ma che, secondo l’Unesco, rientra nel patrimonio culturale immateriale da salvaguardare”.

Donatella Gavrilovich, nel paragrafo “In mostra Anime di Stoffa”, parla nello specifico del ruolo del costume e dell’importanza che esso ricopre: “Solo associando – scrive – quel costume di scena all’attore che lo ha indossato e contestualizzandolo nell’epoca storica e nell’ambito artistico-culturale che lo ha prodotto, il visitatore potrà apprezzare ciò che è esposto”. E da qui parte a descrivere le diverse mostre dedicate ai costumi indossati da attori e attrici famosi, ai costumi di scena di opere teatrali e musicali, di spettacoli lirici e di prosa. Sezioni dentro musei più ampi, con un’unica realtà in Italia di museo interamente dedicato agli abiti di scena, quello di Serrone appunto.

“La nostra esposizione permanente – commenta il sindaco, Natale Nucheli – è ben evidenziata nelle due pagine del libro dove si parla di costumi di scena. Alla presentazione del volume è intervenuto anche il costumista Santi Migneco che ha potuto spiegare ai tantissimi presenti come, spinto dall’amore che Bice Minori ha sempre dimostrato per il proprio paese, durante la loro collaborazione è nata l’idea di dar vita a questa mostra permanente del costume teatrale che, in poco tempo, è stata realizzata diventando un vero punto di riferimento per amanti del genere”.

“Crediamo – sottolinea Nucheli – che sia una grande opportunità per Serrone, una mostra particolare, unica nel suo genere. Purtroppo con la crisi odierna, e le difficoltà finanziarie che hanno i comuni, la cultura è sempre la prima a subire dei tagli. Nonostante questo, grazie soprattutto al sacrificio e all’impegno dei volontari, fino ad oggi il museo è vissuto e si è fatto conoscere. Per il futuro intendiamo dare un’accelerazione ed è per questo che è stato inserito all’interno del progetto del Servizio Civile che, quando approvato, ci consentirà di destinare sei unità alla valorizzazione della cultura. Nel corso della presentazione ho anche interagito con l’Università degli studi di Roma 3 proponendo loro una convenzione per portare a Serrone gli studenti dell’ateneo”.

Domenica 1 maggio, intanto, dalle ore 15 apertura straordinaria della Mostra permanente dei costumi teatrali.

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