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La Giunta regionale, concentrata a pavoneggiarsi dietro a interventi dagli esiti disastrosi, ha messo in conto il costo di questi tagli in termini di vite umane?

 “L’opera di disfacimento del settore sanitario nel Lazio da parte del Presidente Zingaretti e della sua Giunta sta raccogliendo i suoi frutti amari in termini di depotenziamento e cancellazione di servizi d’eccellenza indispensabili per la tutela della salute dei cittadini. Quanto sta accadendo alla Asl Rm G, con la l’annullamento del programma di screening per i tumori alla mammella, al collo dell’utero e del colon retto per volere del Direttore Generale Caroli e con il beneplacito dell’amministrazione regionale, ha dell’incredibile trattandosi di un servizio di prevenzione essenziale per un territorio che comprende 70 comuni e 1 comunità montana e riferendosi ad un bacino d’utenza di oltre 350 mila persone tra Tivoli, Guidonia Montecelio, Monterotondo, Palombara, Subiaco, Palestrina e Colleferro”  lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Salute.

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“Da questa decisione scriteriata dipenderà la vita di donne e uomini in una fascia d’età considerata a rischio tumori e che con interventi di prevenzione e una diagnosi precoce, offerta da tempo dal programma screening attraverso i due camper comprensivi di ambulatori itineranti, è possibile salvare. Zingaretti continua a dimostrare interesse solo a svendere la propria immagine aurea a danno dei cittadini e a vantaggio di manager, le cui nomine risultano essere in parte inconferibili, in parte non adatte a gestire settori delicati che richiedono professionalità e competenza. La Giunta regionale, concentrata a pavoneggiarsi dietro a interventi dagli esiti disastrosi, ha messo in conto il costo di questi tagli in termini di vite umane?” conclude Santori.

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