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San Cesareo dall’ 11 aprile del 1990, anno in cui è diventato Comune autonomo, è rimasto fondamentalmente lo stesso. Si è sviluppato principalmente sotto l’aspetto commerciale con tanti Centri di grande richiamo. Il sistema viario, a parte qualche ampliamento e sistemazione di strade e soprattutto di rotatorie, non presenta alcuna realtà innovativa. Il traffico è un come un serpente paralizzante le principali arterie della cittadina. E’ cresciuta anche la popolazione, che ha superato i 15 mila abitanti. Alle amministrative di maggio si potrà ricorrere al ballottaggio nel caso non si dovesse raggiungere la maggioranza prescritta.
Gli schieramenti, che si daranno battaglia fino all’ ultimo voto, sono sostanzialmente due: quello che si è formato intorno a Gianluca Giovannetti e quello del Sindaco uscente, Alessandra Sabelli. Il primo è costituito dalle forze politiche vincenti le ultime tornate elettorali, ad iniziare dalle politiche del 25 settembre del ’22 e cioé FDI, Lega e Forza Italia. Il secondo da coloro che non sono saliti sul carro dei vincitori, uniti a delle forze che hanno ceduto il passo ai nuovi ” conquistadores” e cioé PD, Cinque Stelle e loro alleati.
C’è una lista, quella di Davide Pezza, che va da sola. In altre circostanze avrebbe potuto puntare al successo pieno, ma, purtroppo, ” les jeux sont faits” e le “chances” di poter essere quella vincente sono molto basse. Le altre liste si sono aggregate o a Giovannetti o alla Sabelli. Può essere che il duello elettorale si possa concludere subito, senza ricorrere al ballottaggio.
Piuttosto per che cosa ci si da’ tanto da fare? Il bottino da prendere non è la cuccagna di quello delle alte sfere della politica, ne’ quello che si ha al Parlamento europeo. Il contributo che passa il Convento alle Comunali è solo una mancetta al confronto. Ciò che attira maggiormente nei piccoli Centri è, invece, il potere. Anche la semplice delega di Vice Sindaco, di Assessore o di interessanti incarich a ciascun Consiglierei fa gola eccome. E il compito che aspetta i futuri amministratori è enorme e complesso. Le dieci lezioni del corso “La Primavera di San Cesareo”, promosso da San Cesareo Viva, lo hanno dimostrato.
Eppure la campagna elettorale sta infuriando da giorni. Una marea di volenterosi aspiranti ad una poltrona in Consiglio comunale, schierati in quasi dieci liste, se la dovrà vedere con ben altre prove. Il successo dei vincitori non si trasformi in un ennesimo flop nella realizzazione dei programmi, sbandierati con tanta enfasi a destra e a manca, e non da un solo pulpito.
   Pino Pompilio

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