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La corsa per le poltrone nel governo del Lazio è ormai prossima. Il via domenica 12 febbraio. Continuerà’ anche lunedì 13 fino alle 14. I partecipanti sono già tutti allineati. Sulle plance predisposte dai Comuni per affiggere i manifesti della campagna elettorale compaiono a miriadi simboli e immagini dei candidati a Presidente e quelli di singoli o anche le accoppiate (un uomo e una donna) per i candidati Consiglieri delle varie liste.
I pronostici dicono che la scuderia del Centro Destra è la favorita. Al Centro Sinistra andrebbe il secondo posto e via via a tutte le altre scuderie che galoppano o accoppiate o anche da sole. Complessivamente sono sei le formazioni e tutte agguerrite. Vogliono vincere o, almeno, ben figurare con gli elettori e, soprattutto, guadagnarsi più rappresentanti in Consiglio regionale. Con un solo rappresentante o, peggio ancora, con nessuno non si ha voce in capitolo.
Chiunque sarà il vincitore, passata la sbornia di avercela fatta, da San Valentino in poi dovrà preoccuparsi di realizzare quanto si è promesso in campagna elettorale. Si fa presto a fare con le parole e con le belle intenzioni, ma con i fatti e i cambiamenti da fare la missione risulterà complessa e di non facile attuazione. E occorrerà anche fare i conti con le minoranze, cioé con coloro che non hanno vinto.
In questi ultimi giorni tutti gli interessati hanno. intensificato gli sforzi per conquistarsi più elettori possibile con incontri party, banchetti, intrattenimenti per consolodire vecchie e nuove amicizie. Non è mai cessato, ne’ passato di moda il passaggio di bigliettini, per ricordare chi votare e inviti telefonici illustrati con tanto di foto e slogan allettanti. Non si sono risparmiati perfino muri strategici, per affiggere manifesti abusivi.
Ma, al di la di tutto questo, c’è da non sottovalutare il partito di coloro che non vanno a votare. Un partito sempre in crescita e che fa seriamente preoccupare. Il 30% – 40% dei non votanti uguaglia , se non supera, il numero di quello che ha la meglio sugli altri alle votazioni. Molti elettori hanno capito, da un po’ di tempo a questa parte, che tanti leader che oggi entusiasmano e conquistano le folle domani tramontano rapidamente come meteore. Vedi quella ultima di Neandertal, che ricomparira’ tra 50.000 anni. Il malcontento che segue alle vittorie di Pirro, la delusione per l’ impossibilità di realizzare i programmi sbandieratore dicqua e di la’, gli attacchi continui dei cosiddetti “trombati”, gli improvvisati dottori che fanno credere di resuscitare i morti e gli stregoni di turno fanno si che non si faccia nulla. Tanto a chi conviene cambiare? È tutta una tarantella.
Come festeggeremo quest’ anno San Valentino? Il Santo patrono degli innammorati storcera’ sicuramente il naso davanti a tante belle dichiarazioni. In queste occasioni, infatti, si promette con grande facilità, ma poi si rivelano promesse da marinaio. C’è, tuttavia, chi non recita, ma che fa sul serio. Solo che spesso succede come quando si rimane sedotti, ma poi in realtà si diventa “cornuti e mazziati pure”.
   Pino Pompilio

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