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  • Non riusciamo più a risolvere neanche le cose più semplici. È tanto difficile parlare, invocare e ottenere pace, invece che accendere e continuare con le guerre? Basta volerlo veramente e le colombe della pace volerebbero felici.
    Il popolo russo ci è amico. Lo è da sempre.Tante le primavere di questo popolo, che ha guardato sempre con simpatia e ammirazione i vicini popoli dell’ Europa. Come non ricordare l’ Europeizzazione della Russia ad opera dello zar Pietro il Grande? La Caduta del Muro di Berlino con la relativa scomparsa della Cortina di Ferro nell’ era Corbaciov? E, in fine, l’ amichevole e costruttivo rapporto dell’ Italia con la Russia, nell’ era di Berlusconi?
    Il forte e dinamico popolo russo non si è mai perso d’animo, neanche nei periodi più neri della sua storia. È stato capace di grandi rivoluzioni, come quella di ottobre del 1917.
    Ciò che unisce il popolo russo è l’ amore e l’ orgoglio per la propria terra. Lo è più di ogni altro popolo. Lo dimostrano le opere degli scrittori, degli artisti, il comportamento cortese e cordiale della gente, la voglia di non rimanere soli, ma di comunicare e vivere insieme e in pace.
    Noi europei, in specie noi italiani, abbiamo sempre guardato con stima e rispetto il popolo russo,
    soprattutto dalla seconda guerra mondiale in poi. Cultura, commerci e finalità di collaborazione in diversi campi ci hanno fortemente uniti.
    Poi il dietrofront di Putin e il ritorno alle discordie e alle sanzioni punitive per farlo recedere dall’ autoritarismo zarista.
    Se fosse solo l’ Europa da guardare con diffidenza per via dell’ alone protettivo della NATO, da un po’ di tempo c’ è di mezzo l’ intesa di Putin con la Cina e la guerra in atto tra la Palestina e Israele. Questo conflitto si sta espandendo a livello mondiale e con armi atomiche. Chi spegne la miccia di una catastrofe globale?
    Non di certo Putin, vincitore assoluto delle recenti votazioni nella sua stessa corte. L’ Europa va in ordine sparso, presa soprattutto dalle Europee di Giugno, mentre gli USA sono in balia del duello alle Presidenziali di Novembre tra Biden e Trump. Cosa fare a questo punto?
    Si può solo fare ciò che ha detto il Papa: “Alziamo bandiera bianca. Tutti”. E non, ovviamente, in segno di resa, ma di collaborazione. Basterà?
    Si può partire, intanto, da certezze.Vediamo chi è veramente amico e chi no. Italiani e Russi lo sono, come lo sono tanti altri popoli della terra. Solo che non hanno voce.
    Ridiamogliela!
    Solo allora il mondo cambierà. Pino Pompilio

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