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Brutta pagina di vita politico amministrativa, ieri a Valmontone, con scene che non dovremmo mai vedere in un’aula di Consiglio comunale. Il confronto democratico tra maggioranza e opposizione è giusto che sia duro e serrato purché si mantenga sempre il rispetto delle istituzioni, dei valori e delle persone. Ciò che ieri sera si è perso completamente di vista.

Tra i diversi punti all’ordine del giorno, ne era stato inserito uno che avrebbe potuto rappresentare un momento più alto del confronto politico: c’era da discutere la mozione (presentata dai consiglieri Floriana Nardecchia, Eleonora Zianna, Pierluigi Pizzuti e Roberto Matrigiani) di sostegno alla Senatrice Segre. Un atto con cui si chiedeva a tutto il Consiglio di ribadire il proprio impegno a contrastare ogni forma di razzismo, odio, discriminazione ed intolleranza.
Una posizione che poteva unire maggioranza e minoranza nel manifestare il proprio sostegno istituzionale ad una donna sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, la cui memoria è un patrimonio da difendere e valorizzare che, invece, a 89 anni si ritrova costretta a vivere sotto scorta, di nuovo vittima di odio e di minacce. Un gesto simbolico ma importante, contro il proliferare di episodi di antisemitismo e di odio razziale e la diffusione nelle piattaforme social di un linguaggio sempre più violento.

Eppure, nel Consiglio di ieri, anche un atto così importante e delicato è diventato pretesto per metterla in burletta. Parlare di fascismo e di nazismo, come regimi totalitari, e tentare un improbabile similitudine con il “latinismo”, riferendosi al sindaco Latini, non solo non ha nulla di divertente ma finisce per ferire profondamente chi da quei regimi ha avuto la vita segnata.
Per contenere l’inadeguato show di Piero Attiani, il presidente del Consiglio comunale Mirko Natalizia ha dovuto più volte richiamare all’ordine il consigliere che, senza alcun rispetto per i ruoli interni all’aula, ha iniziato ad urlare al microfono contro la Presidenza, rifiutandosi di ascoltare le raccomandazioni e impedendo lo svolgimento del dibattito. Il presidente Natalizia ha dovuto sospendere la seduta e riprendere dopo qualche minuto: una situazione assurda, considerato anche il tema trattato.

Pur ripristinando una condotta più regolare dei lavori, la ripresa del dibattito ha visto comunque i consiglieri Attiani e Massimiliano Bellotti proseguire con toni e modalità irrispettose dell’aula, dei presenti e dell’istituzione, usando un linguaggio a volte scurrile, rivolgendosi in modo improprio al tavolo della presidenza ed ai colleghi, facendo continuamente ostruzionismo al regolare svolgimento dei lavori.

Un atteggiamento che Libera Valmontone intende condannare con fermezza, perché totalmente irrispettoso delle donne e degli uomini che siedono in Consiglio, delle istituzioni e dei cittadini tutti. Un atteggiamento che, è bene ricordarlo, non è mirato ad ottenere atti diversi o migliori per la città ma esclusivamente allo scontro verbale fine a se stesso. Fino all’epilogo, quando dopo 6 ore di provocazioni il sindaco ha risposto al consigliere Bellotti che si è alzato andandogli incontro con fare minaccioso.
Per quanto ci riguarda, ci scusiamo con i cittadini presenti per lo spettacolo indegno a cui hanno dovuto assistere con l’auspicio che i protagonisti dell’inutile teatrino possano fare altrettanto.

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