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I servizi bibliotecari tornano dal 6 novembre al 3 dicembre 2020 alla modalità take-away

I luoghi della cultura – tra questi le biblioteche dei Castelli Romani – devono adeguare la propria attività alle disposizioni cogenti per il distanziamento personale ai fini della prevenzione del contagio da Coronavirus.

Da domani 6 novembre, secondo quanto stabilito dall’Art.1 comma 9 lettera r) del DPCM 4 novembre, le biblioteche tornano non accessibili al pubblico relativamente ai propri locali e sale lettura. Ma continuano ad erogare i loro servizi: cambia solo la modalità, che come nella “Fase 2” torna al #BiblioTakeAway, per prestiti rientri e iscrizioni. Naturalmente, sarà possibile contattare i bibliotecari via email o via social per richieste, consigli, informazioni, e continuare ad approfittare del prestito digitale di ebook.

I libri e gli altri materiali si potranno ritirare e restituire su prenotazione. Per iscriversi, o rinnovare la propria tessera, si potrà contattare il personale bibliotecario o farlo in autonomia sfruttando online i servizi centrali del Consorzio SCR. Al solito, le biblioteche hanno già aggiornato tutte queste informazioni sui loro canali web e social e confezionato una comoda infografica riepilogativa.

“Le biblioteche sono pronte ad affrontare questa nuova sfida, anche se speriamo sia di breve durata. Ricordo” – osserva il Presidente del Sistema Castelli Romani, Giuseppe De Righi – che già durante tutto la serrata della scorsa primavera siamo riusciti a inventare e mettere in campo servizi che mai avremmo pensato di poter attuare in così breve tempo, fino a riuscire a realizzare letture online e iniziative come il Dantedì on air, ossia trasferire in digitale tutto ciò che una struttura come la nostra normalmente avrebbe dovuto fare stando aperta. Questo è stato possibile grazie alla buona volontà, all’impegno della direzione e di tutti i dipendenti”.

“Abbiamo trovato il modo  – aggiunge il Direttore, Giacomo Tortorici – di ripensare le nostre attività e continueremo instancabilmente a farlo, specie in momenti critici come questo, per restare vicini ai cittadini. Il nostro sistema bibliotecario ben interpreta la modalità della forte propensione all’innovazione nei servizi, e questo è il campo nel quale vogliamo continuare a stare”.

Marta Di Flumeri

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