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Venerdì 27 gennaio 2023 , in occasione della “Giornata della Memoria”, al monumento dei caduti, ha avuto luogo una singolare cerimonia. La famiglia Arti ha offerto una corona di alloro in memoria del loro congiunto, Bartolomeo Arti, deceduto in seguito a gravi ferite da arma da fuoco, proprio il 27 gennaio del 1944. Bartolomeo era Guardia comunale al Comune di Zagarolo.
Il clima, che si era creato dopo l’ 8 settembre del ’43, ne ha fatto vedere di tutti i colori. Ha determinato una vera guerra civile in cui si è visto di tutto e di più.
Non è stato certo il momento di polemizzare sull’accaduto di 79 anni fa, ma quello di ricordare un padre, una Guardia, una persona cara da amare e rispettare, senza alcuna macchia, anzi con onore e dignità. Il suo nome è inciso sul monumento ai caduti sulla piazza Giulio Cesare in San Cesareo insieme ai tanti, che ci hanno rimesso la vita per brutte e complicate situazioni storiche.
Famigliari e amici hanno partecipato sia al rito civile che a quello religioso. Il parroco don Guido ha invitato alla preghiera e dato la benedizione alla corona, ai caduti delle guerre, alle vittime civili e ai presenti. Nessun discorso ufficiale, solo espressioni di grande civiltà e serenità.
L’unico suono, che si è sentito è stato quello del campanile con i rintocchi delle campane che suonavano il mezzogiorno. L’ aria era fredda, ma splendente di luce e di gioia per un rito d’ amore. Francesco, uno dei numerosi pronipotini di Bartolomeo Arti, che ha portato la corona insieme a nonno Gianfranco, sorrideva felice a tutti.
Era consapevole di essere stato un attore di un atto , che lo fatto sentire orgoglioso di essere erede di un personaggio così stimato e onorato.
   Pino Pompilio

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