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FINALMENTE IN CAMPO I SINDACI SAN CESAREO GIÀ ERA UN PAESE DORMITORIO, IMMAGINARSI COME SARÀ NELLE PROSSIME SERATE – UNA BUONA POLITICA ANTICOVID IL COMUNE, COMUNQUE, L’HA PRATICATA Con il DPCM del 18 ottobre 2020 il Premier Conte ha chiamato in campo i Sindaci. È l’Extrema Ratio di un processo, che li aveva pressoché tenuti fuori dallo scontro diretto e finora perdente con la SARS COV 2. I vaccini tardano, l’economia crea deserti,povertà e fame, la Sanità resiste strenuamente, ma per quanto ancora potrà farlo? Sconfiggere il virus sta diventando un’utopia e si ricorre a tutto pur di contenere i devastanti contagi all’odg. Chi far intervenire per contrastare l’avanzata inesorabile del virus? I Sindaci! ! Possono essere benissimo loro gli sceriffi delle loro città e dei loro territori. Lo si doveva fare prima, ma è meglio tardi che mai. In un qualsiasi paese, come San Cesareo,per esempio, ci sono frotte di ragazzi ovunque. Girano allegramente e si divertono, ammassandosi, mettendosi le mani addosso, spingendosi, insomma non stanno mai fermi e né distanziati, Sì, hanno le mascherine più o meno, solo che non tutti le indossano. Nessuna distanza di sicurezza. Non pensano che al ritorno a casa possono portare involontariamente il nemico invisibile. Il muoversi come pianetini a sé stanti è praticamente impossibile. Per andare a scuola, al lavoro, per viaggiare su treni, aerei, autobus lo si fa ancora come prima. Nelle ore di punta e in alcuni giorni i mezzi pubblici sono spesso un po’ troppo affollati. Si sapeva che ci sarebbe stata questa seconda ondata e ora stiamo pagando le conseguenze di un certo rilassamento estivo. Il subdolo virus è tornato all’assalto con più accanimento. Si ricorre ai ripari e con chi ce la prendiamo? Sempre con qualcuno o con alcuni. In specie i ristoratori,i baristi, la gente dello spettacolo teatrale, cinematografico, musicale, le palestre, gli stadi, le discoteche e via dicendo. Si è arrivati perfino al coprifuoco in alcune città. La notte tutti a nanna. A San Cesareo, come in tutto il Lazio, una delle regioni con indici giornalieri di contagi in aumento, non si vivono sonni tranquilli. È un’area metropolitana non certo dimenticata dal coronavirus. I contagi salgono di giorno in giorno. Le vittime non mancano. Che fare? È l’ora della Sabelli. Il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri delegati finora hanno rispettato e fatto rispettare i protocolli dei vari DPCM emanati. Non è bastata questa politica di osservanza delle regole. Occorre ben altro. Sindaco, dai a tutti il compito di vigilare prima su noi stessi, su altri e su tutto il territorio. Questa è una guerra che non si vince con eserciti l’un contro l’altro armati, con bombe H e altri micidiali armamenti. È una guerra a tu per tu con un nemico che non vedi. Non serve scappare e nascondersi,ma imparare a vivere in sicurezza, incominciando dalla vita in famiglia, a scuola, al lavoro, in piazza con gli amici e nei locali aperti a ore. Tutto questo in attesa della soluzione definitiva,cioè il vaccino giusto. Questa è oramai l’unica e ultima speranza, per dire finalmente :”Ce l’abbiamo fatta!”. Ma quando arriverà questo giorno di biblica memoria? Pino Pompilio

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