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Il basket si conferma una delle discipline di “punta” anche nella seconda stagione di vita della Fortitudo Monteporzio. A confermarlo è il responsabile del settore Lino Cupellini secondo il quale «abbiamo dovuto anche limitare il numero dei tesseramenti perché non avevamo gli spazi giusti per allargarci ancora e continuare a fare un lavoro di qualità come quello iniziato l’anno scorso». Ricco l’elenco delle selezioni allestite dal settore basket della Fortitudo Monteporzio per questa stagione 2014-15. «Iniziando dai più grandi, abbiamo un gruppo 2000-01 che giocherà il campionato Under 15 Uisp e che seguirò io stesso – dice Cupellini -. Il livello dei tornei organizzati dall’ente promozionale è salito notevolmente negli ultimi tempi e quindi non sarà semplice per questi ragazzi, ma avere di fronte avversari di livello è certamente formativo e contribuisce alla loro crescita. L’esordio per la nostra Under 15 avverrà proprio sabato prossimo sul campo della Mancini 34: vedremo subito che tipo di annata ci aspetta». C’è poi un gruppo 2002 (categoria Under 13) assai promettente che vivrà una situazione particolare. «Diversi nostri atleti giocheranno sotto il nome di Adbp, una società di Roma con cui abbiamo avviato una collaborazione per questa categoria che farà il campionato Fip. Le gare ufficiali le giocheranno nell’impianto capitolino, ma gli allenamenti li terranno qui a Monteporzio e li seguirà coach Corrado Cesaretti che era con noi già nella scorsa stagione. Il settore basket conta inoltre su un gruppo 2003-04 di Aquilotti che sarà allenato dal sottoscritto e da un gruppo 2006-07-08 di Scoiattoli che sarà seguito da coach Flavio Conti. Mi preme ricordare – conclude Cupellini – che al fianco di noi tecnici ci saranno anche due “allenatori in erba” che collaboreranno con la Fortitudo Monteporzio e cioè Michele Ciminelli e mio figlio Lorenzo». Cupellini, nel ricordare che a dicembre la Fortitudo Monteporzio ospiterà un raduno-concentramento per le categorie più “giovani”, sembra comunque contento del livello già raggiunto da tutto il settore basket. «C’è ovviamente da lavorare, ma le basi per toglierci delle soddisfazioni e soprattutto per costruire qualcosa sono evidenti».

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